UNO SGUARDO FOCALIZZATO: LA CIOCCOLATA DI MODICA

Il Centro di Studi filologici e linguistici siciliani di Palermo ha presentato Tradizione, identità, tipicità nella cultura alimentare siciliana contenuto nell’Atlante Linguistico Siciliano. Venerdì 18 novembre nella sala dei congressi del Centro Studi sulla Contea di Modica nella sua sede di Palazzo De Leva  a Modica, Elvira Assenza, docente di Linguistica Generale all’università di Messina ha presentato una monografia che fa parte dell’A. L. S. Uno sguardo focalizzato: la cioccolata di Modica.   Si tratta di una raccolta di testimonianze sul campo che mirano a far luce sui percorsi del cioccolato e sulle ragioni della diffusione del prodotto nel territorio della Contea di Modica. “Il cioccolato modicano -afferma La studiosa – ha una tale valenza etnografica che ha reso necessario uno studio supplementare basato essenzialmente su testimonianze di esperti conoscitori dell’argomento quali Franco Ruta erede della dolceria Bonajuto, di Giovanni Baglieri, l’ultimo “cioccolattaro” di Modica e dello chef Carmelo Chiaramonte”.

La monografia si presenta interessantissima al lettore che desidera approfondire argomenti legati alle tradizioni culturali della Sicilia orientale.  “A Modica – scrive la Assenza – i primi locali addetti alla produzione di dolci, con vendita al pubblico, sono le “dolcerie” dove spadroneggiava “U cosaruciaru”, figura ben diversa dal “Casaruciaru”. Il primo era infatti il dolciere propriamente detto mentre il secondo era un personaggio che si spostava di casa in casa per aiutare le signore a preparare i dolci”. La monografia, a cura della professoressa Marina Castiglione, è insomma uno spaccato della Contea di Modica condotto su base scientifica che racchiude le evoluzioni del prodotto nel tempo non dimenticando l’apporto di studi di fondamentale importanza condotti sull’argomento come quello sulle Carte dei Grimaldi a cura della Professoressa Grazia Dormiente e della studiosa Annamaria Iozzia. La monografia spiega anche le possibili traiettorie che il prodotto può intraprendere anche grazie all’azione del Consorzio per la tutela del cioccolato che tanto si sta battendo per l’ottenimento dell’ importante riconoscimento dell’IGP.

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