UNA VITTORIA CHE VALE

 

Difesa, esperienza, umiltà. Possiamo spiegarla con queste tre qualità la vittoria di oggi del Padua Rugby Ragusa sul campo dell’Amatori Palermo. Difesa perché in campo sono state le difese ad avere la meglio sugli attacchi; esperienza perché alla lunga quella dei ragusani ha fatto la differenza; umiltà perché i biancazzurri hanno scelto di calciare in mezzo ai pali quando ce n’era l’opportunità, a differenza dei padroni di casa che invece si sono sempre appoggiati alla rimessa laterale senza però riuscire a trasformare la superiorità della loro mischia in punti. Un peccato di presunzione che probabilmente è costato ai rosanero la sconfitta.

L’inizio dell’incontro è tutto di marca palermitana. I padroni di casa costringono nella propria metà campo i paduini ma, come detto, non riescono a convertire in punti la loro superiorità. In questa fase si gioca soprattutto tra i dieci metri palermitani e i 22 ragusani ma non ci sono azioni degne di nota da segnalare. Il gioco passa quasi tutto dai sedici uomini dei pacchetti di mischia.

Per vedere il Padua in attacco bisogna aspettare il 20°. Touche sulla linea dei 22 rosanero, gli iblei perdono l’ovale ma Andrea Battaglia si lancia come un siluro sul suo diretto avversario che, placcato, invece di lasciare la palla se la tiene ben stretta, costringendo il signor Barraco, buono il suo primo tempo, un po’ meno il secondo, a fischiare una punizione in favore del Padua. Stefano Iacono, visto l’andazzo della partita, non ci pensa nemmeno un secondo a calciare in mezzo ai pali. 0 a 3.

Nei successivi 20 minuti i paduini sono un po’ meno sulla difensiva e di tanto in tanto si affacciano nei 22 dell’Amatori, ma il gioco si svolge soprattutto nei 30 metri centrali e non accade quasi nulla di importante.

È così fino al 40° quando un nuovo fallo dei palermitani dà l’opportunità al piede di capitan Iacono di allungare. 0 a 6 e squadre al riposo.

Il secondo tempo è tutta un’altra cosa. Al 43° Paride Vona, fino a quel momento uno dei migliori in campo, è costretto a uscire per una botta al costato. Al suo posto entra Paolo Bellio e nelle fila dei palermitani Lo Re prende il posto di Lerda.

Due minuti dopo, uno scambio di cortesie tra il neoentrato Bellio e Daniele Minore costa il giallo ad entrambi i piloni.

La partita si fa dura; abbondano i falli e, di conseguenza, fioccano i cartellini.

Al 55° il signor Barraco lo sventola in faccia a Cristian Iacono e Andrea Pandolfo, sempre per reciproche scorrettezze. Al 58° va dietro la porta dei cattivi il palermitano Agostino Puma e, per finire l’elenco dei “monelli”, a tempo scaduto viene espulso anche il ragusano Fabio Schininà.

Tra questi ultimi due gialli c’è tanto gioco, tanti falli, e diverse occasioni, dall’una e dall’altra parte (quelle ragusane sono le più nette). In realtà, a parte una serie di cambi, per il cronista c’è ben poco da annotare.

Si arriva così all’ultima azione della partita ed è una mischia in favore dell’Amatori sulla linea dei 5 ragusani. È una no contest perché un attimo prima l’ultima prima linea iblea ancora in campo viene espulsa dall’arbitro. Così l’ovale esce facilmente dalla parte rosanero ma, una volta arrivato ai trequarti, la difesa paduina neutralizza l’attacco della squadra di casa “accompagnando” fuori il portatore di palla. Il triplice fischio del signor Barraco sancisce la fine dell’incontro e la seconda vittoria di fila per la squadra del presidente Vindigni che vale in secondo posto in solitario.

E domenica, al “della Costituzione”, arriva la capolista Cus Catania.

 

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