UNA SPASSOSISSIMA COMMEDIA DEGLI EQUIVOCI HA CHIUSO LA RASSEGNA “RAGUSA RIDE”.

Spassosissima la commedia degli equivoci portata in scena, domenica scorsa, in occasione dell’ultimo appuntamento della rassegna “Ragusa Ride”, con la direzione artistica di Maurizio Nicastro, al teatro Don Bosco, dalla compagnia Teatro degli archi di Comiso. E’ stata proposta la commedia dialettale brillante in due atti “Giuseppe Bonomo, ladro e galantomo” di Francesco Martillotti che ha intrattenuto il pubblico per ben due ore e mezza con trovate e gags molto esilaranti che hanno riscosso il consenso dei numerosi spettatori presenti in sala. Una commedia, quella di Martillotti, diretta da Carmelo Sallemi, che ha saputo interpretare al meglio, in chiave ironica, le ansie dei nostri tempi, con una famiglia medio-borghese, con tanto di assistente domestica al seguito, colpita dalla crisi, costretta in qualche modo a scendere a compromessi per mantenere lo stesso livello di vita precedente al momento più problematico. L’occasione è data dall’intrufolarsi, nella lussuosa abitazione dei coniugi protagonisti della rappresentazione, di un ladruncolo con cui il padrone di casa, per risolvere una relazione sentimentale senza che la moglie sospettosa ne sappia niente, scende a patti. Quest’ultimo si trova così a ricattare il padrone di casa. Ma non chiede denari o oggetti di valore. Chiede, e torna il tema della crisi, che il padrone di casa possa ospitare lui e la sua famiglia, vitto e alloggio, per un periodo di tempo. E così il ladruncolo, per giustificare la cosa agli occhi della moglie, si trasforma in un elegante ingegnere milanese con tanto di figli al seguito, capaci di trasformare la parlata da dialettale a lombarda con una semplicità estrema che non è passata inosservata al pubblico divertitosi parecchio per questa contrapposizione di idiomi, da un lato quello nordico, dall’altro quello della nostra terra. Tutto procede relativamente tranquillo sino a quando i piani non salteranno. Ma ci sarà una eredità inaspettata, proveniente dal Sud America, dal padre, mai conosciuto in vita, del ladro galantuomo, che salverà capra e cavoli. “Una rappresentazione molto divertente – dice Nicastro – che ha chiuso come meglio non si poteva sperare la nostra rassegna autunnale di teatro amatoriale. La compagnia di Comiso si è espressa su altissimi livelli e lo testimoniano i numerosi applausi arrivati dalla platea. Quella che abbiamo concluso è la rassegna che contraddistingue al meglio questo periodo perché numerose altre sono le iniziative che, come associazione culturale Palco Uno, stiamo predisponendo e con cui cercheremo di coinvolgere un numero sempre più elevato di appassionati”.

 

 

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