“UNA SEPARAZIONE” UN FILM RIPROIETTATO A COMISO

 Dopo il successo di critica e di pubblico registrato a Ragusa lo scorso dicembre, viene ripresentata la proiezione del film “Una separazione” (2011), del regista iraniano Asghar Farhadi, lunedì 14
gennaio, alle ore 20, presso il Salone “S. Massimiliano Kolbe” del santuario dell’Immacolata di Comiso. Il film ha ottenuto numerosi riconoscimenti internazionali, tra cui l’Orso d’oro alla 61a edizione del Festival di Berlino.

Molto originale nella sua regia, narra le varie fasi di evoluzione di una storia di coppia Nader e Simin e il suo imminente declino.  Nel frattempo si intrecciano  altre vite la cui divisione che sta alla base delle esperienze dei protagonisti trascina con sé altre storie, altre esistenze immerse in convinzioni costruite su basi fragili.

Il regista alla sua seconda esperienza esalta il tema dell’annientamento e dell’oscuramento della verità come fonte e radice di molteplici mali personali, familiari, sociali.

E’ anche un film di denuncia della società iraniana falsa, bigotta infatti non è facile fare cinema oggi in Iran soprattutto se ci si è espressi in favore di Yafar Panahi condannato per attività contrarie al regime ma il regista non manca di inveire anche contro l’occidente all’avanguardia che si nasconde dietro falsi idoli calpestando la dignità dell’essere umano. Ciò che va oltre alla realtà iraniana è l’eterno conflitto sulla responsabilità individuale nei confronti di chi ci circonda. Ognuno dei personaggi vi viene messo di fronte e si trova inequivocabilmente davanti a una scelta più o meno sofferta che sia ma pur sempre una scelta.

Faradhi sa, come i veri autori, aggirare lo sguardo perseguitatore della censura proponendoci una storia che pone una serie di interrogativi sotto l’apparente facciata di un conflitto familiare. Ma le protagoniste sono sempre le donne con i loro conflitti interiori, con il peso di una condizione femminile in una società maschilista e teocratica ma anche con il loro continuo far ricorso alla razionalità per far fronte alle difficoltà del quotidiano.

Alla proiezione del film seguirà un dibattito e saranno fornite delle schede tecniche di approfondimento.

La proiezione di sei film si svilupperà rispettivamente nelle città di Ragusa (Cinema Lumiere), Comiso (sala  “S. Massimiliano Kolbe”) e Vittoria (Multisala Golden).

I film proiettano i vari criteri di verità: la verità nella sua autenticità, l’oscuramento della verità con danni conseguenziali, la ricerca del vero bene per l’uomo, la paura nel relazionarsi e scoprire la verità di se stessi, l’umiltà che contraddistingue gli amanti del vero, del bene e del male.

 
Comiso (via degli Studi, 56).
Il film, semplice ed originale nella sua regia, narra dell’evolversi di una storia di coppia sull’orlo di
una separazione. Nell’intreccio con altre vite, la divisione che sta alla base delle vite dei protagonisti,
trascina con sé altre storie, altre vite, anch’esse immerse in convinzioni costruite su basi fragili. Il
regista, al suo secondo film, propone ancora una volta il tema dell’offuscamento della verità quale
radice di molteplici mali, personali, familiari, politici e sociali.

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