UNA RIFLESSIONE SULL’ORLANDO FURIOSO.

 

Ricordo che alcuni anni fa assistetti ad una rappresentazione su una piazza d’Italia dell’Orlando Furioso che veniva rappresentato da una importante compagnia teatrale: c’erano rumori di spade, di frasi altisonanti.

Successivamente ho rivisto su internet varie rappresentazioni dell’avventura dell’Orlando Furioso e incominciavano tutte con la distruzione dei libri.

Questi venivano dati al fuoco perché con i loro contenuti rappresentavano il male, ma in vero essi rappresentavano la possibilità che aveva la gente comune di informarsi, acquisire conoscenze, interrogarsi, ma questi aspetti non erano graditi al padrone perché creavano coscienze, allargavano la cultura potevano in qualche modo ostacolare i suoi progetti e le sue mire.

Così tutti i sistemi dittatoriali.

La prima cosa che fanno  è distruggere i libri, bloccare la diffusione di internet,  in poche parole alimentare uno stato di ignoranza nelle persone.
Per fortuna però alla lunga, purtroppo dietro pesanti sacrifici di vite umane, questi regimi vengono di volta in volta distrutti.

Nel sistema democratico invece i governi si impegnano, lavorano e si attivano affinché  le conoscenze e la cultura si affermino sempre di più. La libertà di parola, la libertà di giudizio, la libertà di poterli esprimere sono cardini fondamentali dell’umanità.

Quando sento che nascono movimenti politici, associazioni di pensiero, ci si  impegna per combattere e sconfiggere l’ignoranza,  allora grido perché sono contenta e mi piace affermare che libertà di parola e di  espressione sono unici segni di modernità e di dinamismo intellettuale.

 

 

 

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