UNA RASSEGNA ALL’INSEGNA DELLA CULTURA

Un programma,  quello della stagione teatrale di “Palchi Diversi” per l’anno 2012/2013 ,particolare e certamente che ha permesso ai presenti di pensare e partecipare  alla questione”cultura”, oggi in Italia.

I giovani studenti, gli junior, e quelli più adulti, i senior, sulla scena, insieme a Federica Bisegna, hanno satirizzato il clielentelismo politico, cui sono soggete le Compagnie teatrali, per ottenere i contributi:  personaggi consueti nelle vite assessoriali e amministrative di un Comune ad esempio.

Ironia, satira le protagoniste della scena, e loro due, Vittorio Bonaccorso e Federica Bisegna, personificati da ga due giovani allievi, con le loro peculiarità espressive e caratteriali hanno prodotto sketches simpatici e coinvolgenti. Giocati sull’ambiguità, sul paradosso, le scene si sono susseguite sui temi, cultura e politica, cultura e sociale, con la trovata del Teatro dell’obbligo, che ha messo il dito nella piaga del teatro oggi:la carenza del pubblico, che , seppur coinvolto, preferisce una serata al ristorante, o la televisione al teatro. 

Sulla scena anche due ballerini di tango che hanno allietato i presenti

In questa singolare, ironica e satirica ambientazione, Federica Bisegna ha presentato la stagione che vede artisti come Elisabetta Pozzi, con una lezione spettacolo, un monologo singolare di Claudio Forti, di una nota musicale che vuole essere un’altra nota della Compagnia Teatron di Marsala , teatro per ragazzi, e per le giovani generazioni, coinvolgenti e adatti anche per un pubblico più adulto. Uno spettacolo è riservato al tango, e altri sono quelli di produzione della Compagnia Godot, come “Le sedie di Ionesco” “La favola del Figlio cambiato” con gli allievi della scuola di teatro, che è un collages di altre opere di L.Pirandello  come “I giganti della montagna.

Proprio da quel palcoscenico, Federica Bisegna ha lanciato la proposta promozionale della Compagnia, che si  autofinanzia, al di là del contributo della Banca Agricola di Ragusa e di Iperledune”e si è chiesto ai presenti di comprare un coupon di 10 euro, tramutabile in biglietto per una delle rappresentazioni. Coloro che comprano il biglietto diventano sponsor della Rassegna.

La cultura , il teatro necessitano di interventi economici, e in questo momento critico è giusto che la società, i cittadini intervengano economicamente, sia come spettatori, sia come cittadini. Nel ‘500 erano i magnati , i Signori a sostenere gli intellettuali e la cultura, pensiamo , oggi, nel 2000, debba essere la società civile a sostenere la cultura, in quanto non c’è crescita senza quest’ultima.

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it