Diventa unico il reparto di infettivologia che, di fatto, si concentra interamente all’ospedale Maggiore-Nino Baglieri di Modica. A Ragusa il reparto viene ristrutturato con servizi day-hospital ed ambulatoriali con beneficio per i reparto di oncologia e di urologia che incamerano i posti letto lasciati dall’infettivologia. La decisione dell’Asp di Ragusa non sta passando inosservata. L’intervento […]
UNA INIZIATIVA DAL GRANDE SPESSORE UMANO E SOCIALE
17 Mar 2010 18:36
Il 19 dicembre 2009, nell’ Aula Magna della Scuola dello Sport di Ragusa, è stato presentato il progetto: Centro Risvegli Ibleo onlus struttura residenziale in grado di accogliere pazienti in stato vegetativo o con gravi danni cerebrali. Alla manifestazione erano presenti il Vescovo Mons. Paolo Urso, il Presidente della Provincia di Ragusa, il Sindaco di Ragusa, alcuni politici e moltissimi cittadini. Il Prof. Nino Basaglia, direttore del Centro di Riabilitazione per gravi neurolesi di Ferrara e coordinatore del Gracer (rete dei 9 centri di riabilitazione dell’Emilia Romagna) non ha potuto relazionare perché, essendo l’aeroporto di Bologna bloccato dalla neve, non ha avuto la possibilità di partire; tuttavia ha dato la sua piena disponibilità per aggiornare, sia a Ferrara che a Ragusa, il personale medico e paramedico che lavorerà nel Centro Risvegli ibleo. Al suo posto ha fatto una relazione molto interessante il Dott. Adriano De Nicola (medico rianimatore dell’ospedale civile di Ragusa e socio fondatore del Centro) e successivamente hanno fatto seguito interventi molto qualificati. Alla fine è stato proiettato un video sul progetto e sulle finalità della brillante iniziativa realizzato da Maurizio Nicastro con la partecipazione straordinaria del regista Giuseppe Tornatore. La risposta all’esigenza della popolazione ragusana di avere un centro di riabilitazione proviene dall’intuizione del cittadino ragusano Carmelo Tumino che ha sognato di realizzare, per la comunità iblea (e siciliana), un centro di accoglienza per neurolesi ed ha trovato poi terreno fertile in un gruppo di sei generose persone (i Dottori: Rocco Bitetti, Lucia Cascone, Mariano Conticello, Adriano De Nicola, Alessandro Tumino e l’Ingegnere Salvo Marchese) con le quali ha fondato l’associazione onlus. L’opera completa dovrebbe avere 90/100 posti letto fra i quali 10, ubicati in appartamentini di 45 mq riservati alle persone in stato vegetativo e ai loro familiari per consentire l’eventuale “risveglio”; gli altri saranno destinati a persone con altre patologie neurologiche (Alzhaimer, ictus, sclerosi multipla, SLA). Il Comune di Ragusa ha già donato un terreno di 9000 mq ubicato nei pressi della piscina comunale ed esiste già un progetto per la realizzazione della struttura. Io, in qualità di padre di Sara in stato vegetativo persistente, ho ritenuto l’iniziativa lodevole ed importantissima per Ragusa e per il Sud ed ho deciso di impegnarmi in prima persona sperando che tutti i cittadini si rendano conto dell’alta valenza sociale di tale struttura. Considerato che centri simili in tutto il Sud del paese non ce ne sono e che, essendo una onlus senza fini di lucro, essa sarà gestita e controllata da tutti i soci e dagli utenti (che hanno tutto l’interesse a far si che i loro familiari malati siano curati nel miglior modo possibile), penso che i cittadini collaboreranno affinché il sogno possa diventare realtà(da considerare che ad oggi gli unici Centri in Sicilia per questi malati si trovano a Messina e a Mistretta). Iniziative per la raccolta fondi:
1) Donazione libera sul C/C n. 95763777 intestato al “Centro Risvegli ibleo onlus “ .
2) Si diventa socio della onlus con una donazione di almeno 30 euro annui effettuata tramite RID bancario ( coordinate bancarie del Centro risvegli ibleo onlus : A5SZ63)
3) Donazione libera (da 5 euro in su) tramite blocchetti rilasciati dal Presidente della onlus.
4) Raccolta di fondi tramite fiere, cene sociali etc. organizzate da scuole, associazioni e da privati cittadini.
5) Offerte nelle onoranze funebri (.. è importante sensibilizzare i congiunti sul bisogno di fondi per la realizzazione della struttura).
Il “Centro risvegli” ha bisogno del sostegno di tutti e che ogni iniziativa ( anche quella di utilizzare le offerte dei funerali) è necessaria ma non sufficiente: i ragusani devono capire che la struttura che si deve costruire è un patrimonio della provincia di Ragusa, di tutti i cittadini,e non soltanto di poche persone ( di quelle che attualmente ne hanno bisogno).
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