Un viaggio nell’anima tra le Sacre Dimore di Fabio Salafia: ecco perché commuove tutti

La pittura come varco verso l’invisibile, la dimora come luogo dell’anima. È un viaggio intimo e spirituale quello che propone Fabio Salafia con Sacre dimore, la mostra personale che si è inaugurata sabato 12 luglio nella suggestiva chiesa di San Benedetto e Santa Chiara a Licodia Eubea (CT), trasformata per l’occasione in un tempio d’arte contemporanea.

La mostra — promossa dall’Archeoclub d’Italia di Licodia Eubea “Mario Di Benedetto”, con il patrocinio del Comune — resterà aperta fino al 18 ottobre 2025, con ingresso libero.

Attraverso 21 opere recenti e inedite, l’artista siciliano invita il pubblico a riflettere sul concetto di casa non come semplice involucro architettonico, ma come dimora spirituale, simbolo del sé, custode di memorie, silenzi e presenze. Un percorso che si snoda tra visioni sospese, architetture rarefatte, paesaggi che sfiorano il sacro e atmosfere che trasfigurano il quotidiano.

«Le tele di Salafia dialogano poeticamente con lo spazio barocco della chiesa», spiega Giacomo Caruso, curatore della mostra, che firma anche un testo critico inedito incluso nel catalogo insieme agli interventi di prestigiose voci della critica d’arte che hanno accompagnato il percorso dell’artista.

Salafia, originario di Grammichele, è attivo nel panorama artistico nazionale dal 2002. Ha esposto in prestigiose sedi, è stato più volte premiato, ha collaborato con cantautori, istituzioni religiose, festival e ricevuto riconoscimenti ufficiali per il suo impegno artistico. La sua pittura, raffinata e densa di stratificazioni emotive e cromatiche, si è evoluta mantenendo come costante il paesaggio, inteso sempre più come paesaggio interiore.

L’esposizione è visitabile:

  • dal 13 luglio all’8 settembre, tutti i giorni dalle 18:00 alle 20:30
  • dal 9 settembre al 18 ottobre, sabato e domenica dalle 17:00 alle 20:30
    📍 Piazza Stefani Noce, 1 – Licodia Eubea (CT)

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