UN VENTO NUOVO ALLA MADDALENA

23 Nov 2013 07:40

 Negli ultimi giorni i vicoli della cara vecchia Zena non sono stati attraversati solo dai cori di sciopero dei lavoratori Amt. Un vento di fresco rinnovamento, di socialità e sprono alla culturalità è giunto dal cuore del quartiere più antico della città.

La Maddalena, casa della Bocca di rosa di De Andrè, colma delle più svariate storie di precarietà, subalternità e fervore culturale ha finalmente aperto le porte a un’esperienza meritevole nata dalla cooperazione tra giovani e associazioni.

«Andiamo via, creatura mia, via verso l’Altrove. Lì ci sono giorni sempre miti e campi sempre belli». Così scriveva Fernando Pessoa nella sua poesia intitolata, appunto, Altrove.
E proprio da qui riparte la Maddalena, quel nugolo di strade subito sotto alla nobile via Garibaldi, ai Palazzi dei Rolli.

Le splendide stanze del Palazzo Fattinanti Cambiasso, lasciate in disuso per innumerevoli stagioni, ospiteranno il progetto promosso da sette associazioni, Circolo Arci Belleville , Disorder Drama, Narramondo Teatro, Laboratorio probabile Bellamy, Arci Liguria, Arci Genova e Comunità di San Benedetto,  che hanno ripreso e ristrutturato i locali, creando un’ospitalissimo spazio lounge adibito a bar, pub, vineria e ristorante, dal menu colmo di gustose rielaborazioni culinarie che propongono, tra l’altro, prodotti biologici e a km zero.

L’inaugurazione è avvenuta il 13 novembre, alla presenza del sindaco Doria che, benevolmente, si è lasciato comicizzare dal celebre e brillante Vergassola.ma non solo, l’inaugurazione è stato motivo per il quartiere di esprimere il sostegno e il volere,  fortissimo, rispetto questo spazio. In tantissimi, infatti, sono arrivati colmi di cibarie e pronti ad attrarre i più.

La riapertura del teatro rappresenta molto più che una saracinesca rialzata, perché l’Altrove si propone di far vivere tutto l’anno un angolo di mondo che negli ultimi anni ha conosciuto il degrado, e che, non senza sforzi, tenta di riappropriarsi della vita culturale dei vicoli grazie a concerti, spettacoli, eventi. Il teatro diventa luogo di fruizione, produzione, sperimentazione e contaminazione artistica: spazio di incontro aperto alla città e ai suoi turisti per condividere un programma ricco di eventi ma anche progetti, iniziative e proposte. Una scommessa che questo gruppo di associazioni lancia al proprio interno e alla città, proponendosi di  ospitare  grandi eventi  già nei primi mesi di apertura: i Gang (storico gruppo combat rock della scena italiana), i registi Andrea Segre e Salvatore Mereu, Carla Bozulich (artista e art performer americana), Ulrich Schnauss (artista tedesco di punta nel mondo dell’elettronica), gli attori Arianna Scommegna ( finalista Premio Ubu) e Tindaro Granata (vincitore Premio Mariangela Melato).

Le proposte sono innumerevoli, anche solo in considerazione dei 4 giorni di inaugurazione dello stabile, che ha animato le serate alternando teatro a teatro per bambini, corsi e laboratori, letture e incontri con attori e registi a concerti live, esibizioni in acustico, festival e rassegne. Anche al cinema è riservata un’attenzione mai sminuita con la proposta di proiezioni e cineforum, laboratori tematici, incontri e dibattiti con gli addetti ai lavori. Le occasioni di convivialità e rigenerazione continuano al bistrot con il caffè letterario, degustazioni e incontri coi produttori, aperitivi musicali e dopo teatro. La programmazione dell’Altrove comprende una stagione teatrale sotto la direzione artistica di Nicola Pannelli, ma anche eventi cinematografici e spettacoli musicali.  Come scrive Leonardo Parigi su Mentelocale, l’Altrove nasce come progetto collettivo di decine di volontari che collaborano per un programma culturale comune. Pessoa, al termine della sua poesia, scriveva: «Non abbiamo bisogno di una nave, creatura mia / ma delle nostre speranze finché saranno ancora belle / non di rematori, ma di sfrenate fantasie». Fantasie da trovare nel centro di Genova, al Teatro Altrove.