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UN PREMIO PER CELEBRARE UNA DELLE ANIME DI RAGUSA: MIMI’ AREZZO
25 Giu 2012 14:21
A quasi un anno dalla scomparsa parte una iniziativa che ricorda una personalità insostituibile, Mimì Arezzo, e il suo grande amore per la città iblea.
Presentato stamane in conferenza stampa a palazzo dell’Aquila l’evento a cura dell’associazione “Gli ultimi cantastorie” in collaborazione con A.N.A.P.S. – Camera di Commercio di Ragusa, ANFFAS ONLUS – AMICI DEL PRESEPE IBLEO, e patrocinata dal Comune di Ragusa.
“L’istituzione del premio “Una Ragusa da amare” – spiega Franco Occhipinti, presidente de “Gli ultimi cantastorie” – è un gesto doveroso per non dimenticare Mimì Arezzo, un uomo che ha tanto dato alla sua città. Egli ha lasciato un messaggio importante, non solo attraverso i suoi scritti, ma soprattutto attraverso il suo impegno quotidiano. La manifestazione è divisa in due parti – continua Occhipinti – giorno 29 giugno presso l’Auditorium della Scuola Regionale dello Sport verrà ricordata la figura del nostro grande amico attraverso una giornata di incontri culturali e gli interventi di Raffaele Antoci, Turi Iudice, Ciccio Licitra, Giorgio Flaccavento e Emanuele Schembari. La serata verrà conclusa da un grande concerto. A settembre invece verranno coinvolte le scuole. Gli alunni saranno invitati a comporre uno scritto dal titolo “Una Ragusa da amare” e i migliori verranno premiati a dicembre, a conclusione della manifestazione”.
Coinvolto anche l’Assessore alla pubblica istruzione Venerando Suizzo, il quale ha voluto ricordare come la concreta azione politica di Arezzo, andasse al di là delle bandiere di partito e degli accordi di palazzo.
“Mi coinvolgeva spesso in iniziative molto importanti che non esitava a condividere – afferma Suizzo – in maniera spontanea. Non è facile per noi amministratori incontrare politici così illuminati. Un grande insegnamento di vita per me. Questo premio avrà sicuramente un seguito – conclude Suizzo – grazie all’impegno di tutti”.
L’iniziativa ha visto impegnati nell’organizzazione anche Clara Damanti, vice-presidente della associazione “Gli ultimi cantastorie”, Emanuele Cavarra e Enzo Criscione.
“Il nostro intento – spiega la dottoressa Damanti – è proprio quello di tramandare alle nuove generazione lo splendido bagaglio culturale che riguarda il dottor Domenico Arezzo, per gli amici Mimì. Un nostro concittadino apprezzato dal sul territorio ma non solo. Girando per la Sicilia ho avuto modo di verificare di quanta stima godesse come studioso e ricercatore di grande pregio. Eppure – sottolinea – ciò che rende indimenticabile quest’ultimo è soprattutto la sua personalità. Sempre disponibile, egli rendeva partecipi tutti delle sue ricerche, invece di tenerle gelosamente per sè, custodite per le grandi circostanze. Un modello da seguire quindi, soprattutto per i più giovani”.
Accanto agli organizzatori una comprensibilmente commossa Sara Arezzo, la quale, sebbene non ha voluto rilasciare dichiarazioni ufficiali, descrivendo le sue emozioni ha tratteggiato uno splendido ritratto del marito: “Ho avuto accanto un grande maestro di vita – racconta – e non solo un uomo indimenticabile. Mimì ricercava il bello nelle semplici cose: dagli antichi quaderni di ricette, scritti ancora con il calamaio, agli oggetti appartenenti alla tradizione, che andava collezionando in negozietti polverosi e sperduti. Si spendeva quotidianamente per la sua città e sono molto fiera dell’istituzione di questo premio che si ispira senz’altro nella volontà di mio marito di divulgare la cultura a 360 gradi”.
Significativa la frase scelta dagli organizzatori per presentare la manifestazione:
“L’anima di una città è data dalla somma dei pensieri, dei sentimenti, delle emozioni di tutti coloro che, nei secoli precedenti, l’hanno abitata.
La nostra magica Ragusa è stata formata, voluta, realizzata da quanti ci hanno nei secoli preceduto, e per questo a loro va il nostro pensiero riconoscente”. MIMI’ AREZZO
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