Un gruppo di cristiani LGBT+ da Ragusa ricevuti da Papa Francesco. La città ospiterà un week end di spiritualità

C’era anche un gruppo di cristiani Lgbt+ di Ragusa all’udienza con Papa Francesco, ieri mattina, in piazza San Pietro. Francesco ha incontrato alcuni membri dell’associazione La Tenda di Gionata, che riunisce i cristiani Lgbt+. Erano presenti oltre cento persone gay, lesbiche, i loro genitori e gli operatori pastorali che li accompagnano.

“Essere lì – spiega Luana Gravina – ha significato portare la propria vita a testimonianza che esistiamo e che vogliamo avere un posto nella Chiesa. Lei che è Madre non deve avere timore di abbracciare i suoi figli, tutti”.

«Sono stata contenta per aver preso parte all’udienza di oggi? Se contentezza ho provato, l’ho provata nell’incontrare e nell’abbracciare mamme, papà, figlie e figli, sacerdoti che avevo visto solo nei collegamenti online dal 2020 ad oggi e se ho provato commozione è stata soprattutto per questi sacerdoti che hanno deciso di camminare con le persone LGBTI+ incarnando concretamente il messaggio d’amore del Vangelo», spiega Anna Battaglia che aggiunge: «L’udienza si è svolta in Piazza San Pietro e non nella sala Nervi e il Papa lo abbiamo visto da lontano passare sull’auto bianca, nei corridoi tra i settori occupati da tutti noi.Un uomo avanti negli anni, sorridente e benedicente che porta su di sé un carico enorme.

E quando seduto sotto la pensilina attorniato dagli uomini del cerimoniale , ha dato inizio all’udienza con i versetti del discorso di Pietro nella casa di Cornelio At 10, 34- 36 : “..sto rendendomi conto che Dio non fa preferenze di persone ma accoglie chi lo teme e pratica la giustizia a qualunque nazione appartenga”, ho voluto vedere in quelle parole un suo riconoscimento delle nostre istanze, quasi per giustificare il perché del mio essere lì». E conclude: «Sono consapevole che un uomo, con tutta la sua santità, assurto ad essere papa, possa da solo avere il potere di cancellare il peccato della Chiesa Magistero nei confronti delle persone LGBTI+ è solo un’ingenua speranza. Il compito di sanare l’ingiustizia e dare vita dignitosa a tutte le persone LGBTI+ spetta a ciascun/a battezzato/a perché è la fede di ognuno che permette la costruzione di quel Regno di cui parlava l’ebreo Gesù».

E Ragusa ospiterà, dal 30 settembre al 2 ottobre, un weekend di spiritualità per cristiani Lgbt+, i loro genitori e gli operatori pastorali, dal titolo “Nell’amore non c’è timore”. Vi saranno presenze da tutta la Sicilia e dal resto d’Italia. Il weekend, promosso da ‘Cristiani Lgbt+ Sicilia’ e da ‘In viaggio verso Emmaus, genitori di persone Lgbt+’, si terrà presso la Casa di spiritualità Ignaziana ‘Sacro Cuore’ (dei padri Gesuiti). Sono previsti anche momenti aperti alla città. Venerdì 30 settembre, alle 21,30, un momento di preghiera. Sabato 1 ottobre, alle 15, dibattito su fede e omosessualità a cura di don Fabio Coppola e don Gero Manganello. Domenica 2 ottobre, alle 9,39, momento di formazione su: ‘L’omofobia interiorizzata e il Coming Out’ a cura di Elvira Adamo. Per questi eventi non c’è bisogno di prenotazione.

Nei giorni scorsi le iniziative dei Cristiani Lgbt+ e della Tenda di Gionata erano state presentate al vescovo di Ragusa, monsignor Giuseppe La Placa, in un incontro tenutosi in Vescovado. All’incontro era presente anche padre Cesare Geroldi, gesuita, responsabile della Casa di spiritualità di Ragusa dove si terrà il weekend che richiama la presenza di numerosi credenti Lgbt+.

“Ho avvertito – dice Anna Battaglia – vero ascolto della nostra realtà e questo mi fa sperare che si possa costruire un dialogo efficace”.

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