Un focus sul Bernar IV de Cabrera. Appuntamento a Modica

Si aprono i lavori del convegno “Le età dei Cabrera” dedicato alla figura di Bernat IV de
Cabrera, protagonista della storia della Contea al tempo dei sovrani aragonesi, a seicento anni dalla
morte con uno spettacolo teatrale dal titolo “Bernardo Cabrera. Una vita azarosa”, che si terrà al
teatro Garibaldi di Modica il 15 dicembre alle 20.30. Si tratta del primo degli
eventi organizzati dalla Società Ragusana di Storia Patria, con il patrocinio del Comune di Ragusa,
Modica e Pozzallo ed in collaborazione con la Fondazione Teatro Garibaldi di Modica, e con la
partecipazione dell’IIS Galilei-Campailla di Modica, l’associazione IMES di Modica.


Il testo teatrale scritto da Lucia Trombadore propone un’istantanea della vita di Bernardo
Cabrera: “Bernat, “Gran Baruni di lu regnu” e Mastro Giustiziere del Regno di Sicilia ai tempi dei
Martini e della regina Bianca di Navarra. Grande condottiero, diplomatico accorto e “rifondatore”
della Contea un cosi intrigante e complesso personaggio ritorna ai nostri giorni attraversando le
nebbie della storia. Il taglio interpretativo della rappresentazione teatrale è sottolineato dall’ autrice
prof. Lucia Trombadore: “ho voluto rievocare il momento particolarmente drammatico in cui
Bernardo è prigioniero nel Castello di Motta Sant’Anastasia ad opera del suo acerrimo nemico, il
visconte di Gagliano, Sancho Ruiz de Lihori, sul finir dell’estate dell’anno 1412.

La riduzione teatrale diventa l’occasione drammaturgica per lo scavo psicologico del personaggio, del suo pathos oscuro e dell’ancestrale legame con la famiglia (la lleganza) attraverso i complotti, i tradimenti, le morti violente”.
Lo spettacolo, che prende spunto da un episodio storico ampiamente documentato dalle fonti
archivistiche, è anche l’occasione per conoscere meglio quest’uomo, il suo carattere sprezzante
della morte, la sua alta concezione della sovranità ma pure la spietatezza dei comportamenti, nonché
la sua relazione con le donne della propria lleganza familiare, quelle appartenenti al suo passato
prossimo e remoto, nonne e bisnonne, così come quella che caratterizza il suo presente, la figlia
Timbor, contessa vicariain sua assenza, a cui spetterà mantenere la continuità dinastica dei Cabrera
fino al 1423. Le donne, infatti, aggiunge la Trombadore – “ricordano che il destino dei grandi
uomini è innanzitutto quello della loro famiglia, rispetto alla quale essi devono scegliere con
grandissima fatica, sapienza e preveggenza la propria collocazione”.

Ad inquadrare il contesto storico in cui si svolge l’azione scenica è Giuseppe Barone,
coordinatore scientifico del Convegno: “Bernardo Cabrera è il vero fondatore della Contea, per
averne allargato i confini territoriali nel 1392 fino a farli coincidere con quelli dell’attuale provincia
di Ragusa. La sua politica di espansione si allargò fino alla Sicilia occidentale (Alcamo, Caccamo e
Calatafimi) e la sua strategia economica puntò a fare di Pozzallo l’approdo marittimo privilegiato
del commercio mediterraneo tra Catalogna, Nord Africa e Sicilia”.

A Marcella Burderi il compito di spiegare la tradizione della “Capra d’oro” fortemente
legata al personaggio e la credenza popolare che si sviluppa attorno a quello che sarà per sempre
l’icona che rappresenta questo personaggio.
A dare corpo e voce ai personaggi della storia l’attore Alessandro Romano insieme
all’attrice Donatella Liotta (nel ruolo della nonna, la Viscontessa Timbor de Fenollet) e al Coro di
alcune studentesse dell’indirizzo classico dell’IIS Galilei-Campailla di Modica (nel ruolo di altre
antenate appartenenti alla dinastia dei Cabrera). La regia è di Alessandro Romano.
Afferma Carmelo Arezzo, presidente della Società Ragusana di Storia Patria:
“Preannunciare un convegno internazionale sul tema affascinante dell’età dei Cabrera in quel
quattrocento siciliano e della nostra area che merita di essere ulteriormente approfondito e
sviscerato con un testo teatrale è un modo intelligente di avvicinare anche i giovani e la scuola al
fascino della storia e della storia locale in particolare. Sono certo che l’evento avrà l’attenzione che
merita e darà via nel modo migliore a questa iniziativa della Società Ragusana di Storia Patria che
in gennaio prossimo, dal 19 al 21, certamente coinvolgerà l’attenzione di tanti appassionati, tra
Ragusa, Modica e Pozzallo”.

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