“UN FILO D’OLIO” PER UN VIAGGIO NEI LUOGHI DELLA MEMORIA

Il libro di Simonetta Agnello Hornby si legge d’un fiato, lo si torna a leggere per il suo forte  respiro di un’età passata,  ricca di odori e sapori, di rapporti forti vissuti  con intensità, di affetti non  dichiarati ma certi, puntello per la formazione di personalità  forti di fronte agli eventi  e libere nei pensieri.

Ho voluto leggerlo prima di scrivere dell’evento.

Il premio Kamarina è un premio particolare, diverso dagli altri premi letterari,  e come tale ambito; un premio che cerca  tra i libri editati negli ultimi due anni ne analizza le recensioni e la risposta dei lettori prima di   individuare il vincitore; una selezione che sfugge quindi  al controllo e alle pressioni delle case editrici, non intercettabile dagli interessi commerciali e per questa sua libertà  ambito e, non a caso,  non adeguatamente pubblicizzato. Un premio di nicchia, ma di  respiro nazionale  che quest’anno è stato riconosciuto dal Ministero per i Beni e le Attività culturali , e che conferma quella che sembra essere diventata la vocazione della città di Vittoria: promuovere e fare cultura, nonostante tutto.

“Un filo d’olio”, titolo fortemente evocativo,  sottrae  al sonno della memoria  riti,  giochi, usanze di una comunità familiare per consegnare  consuetudini, modi di dire e di essere ad una sacralità che diventa forza e radici quando si parte per l’avventura della vita.  Del momento evocativo fanno parte anche le ricette, le antiche ricette semplici che accompagnavano, come riti propiziatori, le varie occasioni della vita. Ed ecco ad esempio che  fare” il bianco mangiare” diventa qualcosa di magico, qualcosa che restituisce al tempo il suo valore, un tempo  dilatato che produce storia, che corrobora affetti, che costringe al dialogo.

Pagine del libro sono stati letti dall’attrice Liliana Stimolo.

L’autrice, Simonetta Agnello Horby, è nata a Palermo ma vive a Londra dove esercita la professione d’avvocato, ma dove soprattutto  si è distinta per il suo impegno per il mondo dell’emarginazione, impegno che l’ha resa nota in tutto il mondo.

Ha ricevuto il premio dalle mani del sindaco di Vittoria , avv. Giuseppe Nicosia,  ed ha mascherato la sua grande emozione con un discorso non costruito  che restituiva ad ognuno la responsabilità del pezzo di mondo che gli è affidato.

Al grande  scultore Arturo Di Modica, autore del Toro di Wall Street, è stato consegnato il premio Ninfa d’Argento. Bellissimi momenti in cui ha parlato del suo attaccamento alla sua terra, delle sue radici che lo stanno spingendo a volere creare una scuola di scultura a Vittoria che  ne riceverà, insieme all’intera provincia, un lancio a livello internazionale.

 Il prestigioso premio di Cultura classica “Virgilio Lavore” è andato  al Ricercatore del CNR  prof. archeologo Massimo Cultraro, mentre il premio Parco Archeologico di Kamarina  è andato all’archeologa Maria Teresa Currò.

Il premio Ninfa  Amarica  2012  si è avvalso  per la selezione dei giornalisti Gianni Conina di Silos, Daniele Bresciani di Vanità fair, Giampiero Cinque del Il giornale di Sicilia e Maria Pia Farinelli del TGR Rai oltre che del patrocinio  di: Regione Sicilia, Provincia di Ragusa, Fiera Maia  e del contributo  dei club service Lione, Rotary, Soroptimist, Fidala, Kwania, e delle Associazioni  Avis e  Atea.

Hanno arricchito la serata due  giovani gruppi musicali, Sfasciatura e Negativo e i ballerini Susanna Mercanti ed Ermanno Bezzo, del Cannes Jeune Ballet

 

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