Tutti al capezzale della fontana rotta. Sit-in degli amministratori vittoriesi contro il vandalismo in piazza Bruno

Sit in contro il vandalismo de la distruzione della fontana di piazza Giordano Bruno a Vittoria. Questo pomeriggio, il sindaco Francesco Aiello, insieme agli assessori della sua giunta Giuseppe Fiorellini, Francesca Corbino, Cesare Campailla, Giuseppe Nicastro, Paolo Monello, ai consiglieri comunali del Pd, Roberta Sallemi e Rosetta Noto, al parroco di San Francesco di Paola, don Salvatore Mallemi, ha tenuto un sit in per fare sentire la voce della città dopo gli atti vandalici della notte di Capodanno.

L’assessore Paolo Monello: “Fontana voluta dal sindaco Rosario Cancellieri”

La manifestazione è stata aperta dall’assessore alla Cultura, Paolo Monello, che ha ricordato le origini della fontana, realizzata su progetto dell’ingegnere veneziano Eugenio Andruzzi.

“Questa fontana è il simbolo del risanamento del quartiere fatta da un eccellente amministratore, che fu il sindaco Rosario Cancellieri” ha detto Monello. L’assessore e storico vittoriese ha ripercorso la storia della fontana, fin dalla donazione del Garì ai frati cappuccini nel 1721, prevedendo che una parte dell’acqua dovesse essere messa a disposizione della città, cosa che avvenne con la fontana cosiddetta del Garì. Dopo diverse vicende, nel 1880, venne realizzata la fontana ideata da Andruzzi, nell’ambito dell’opera di riqualificazione dei quartieri avviata dal sindaco Cancellieri.

Monello, così come Aiello hanno ribadito l’impegno dell’amministrazione per ricostruire la fontana e far si che essa possa essere rifatta sul modello originale.

Anche il sindaco Aiello ha ricordato la figura di Cancellieri e le realizzazioni di quel periodo storico, come il serbatoio di via Fanti.

Il sindaco Aiello: una strategia criminale di destabilizzazione delle istituzioni” 

Il sindaco ha poi affrontato il problema della criminalità, delle attività di spaccio, che vede le piazze di Vittoria come il luogo principale dell’attività criminale e ha chiesto maggiori controlli delle forze dell’ordine. Ha spiegato che, a suo parere, la distruzione della fontana potrebbe essere avvenuta con dei colpi di mazza.  Ha detto che la stessa sera della distruzione della fontana, nella notte di Capodanno, sono stati distrutti con dei petardi anche dei giochi per bambini in piazza Cesare De Bus. Ha parlato anche delle difficoltà amministrative, le difficoltà di amministrare senza avere le risorse economiche a disposizione. Ha collegato questi episodi anche con la mozione di sfiducia che non è andata in porto e ha parlato di “una strategia criminale di destabilizzazione delle istituzioni”. Ha parlato anche delle difficoltà amministrative e dei tanti ostacoli che si frappongono all’azione di governo della città. “Non ho potuto strutturare neanche l’ufficio di gabinetto con l’articolo 90 perché hanno lasciato un comune strutturalmente deficitario” ha detto il primo cittadino

Aiello ha parlato dell’episodio accaduto come di un attacco alla città, da parte delle mafie che non uccidono più e che hanno messo la giacca e cravatta, a Vittoria così come in altre città del meridione e ha delineato quelli che, a suo parere, sono i nuovi metodi dello spaccio e del controllo criminale nella città.

Aiello ha ricordato lo stato di abbandono della città negli ultimi anni, lo scioglimento per infiltrazioni mafiose e le attuali “sciarre della politica”, e ha ribadito la volontà di lavorare per far rinascere la città. 

Ha annunciato un grande progetto per la valorizzazione dell’acqua e delle fontane, ha annunciato la prossima costituzione della Consulta dell’Ambiente, e ha concluso ricordando la frase pronunciata da Giuseppe Fava nel 1967: “Non ho mai conosciuto un popolo laborioso come i vittoriesi”.

La Polizia ha acquisito le immagini delle videocamere della zona.

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it