Turisti in visita a Modica pongono domanda affascinante: cosa ci fa un Santo francesce nella chiesa di San Pietro?

Ma cosa ci fa un santo francese all’interno della chiesa di San Pietro a Modica? Una domanda interessante, che si è posta una comitiva di turisti in visita in Sicilia, a cui però per il momento non è stata data una risposta ma che può essere lo spunto per una interessante ricerca.

Una comitiva francese in visita alla Chiesa di San Pietro Apostolo di Modica ha riconosciuto nel simulacro di cartapesta ottocentesco la figura del Santo Benedetto Giuseppe Làbre, in posizione coricata in una teca all’interno di una cappella laterale sinistra. Nei decenni passati si era persa ogni traccia della provenienza e della storia di questa raffigurazione del santo, per cui gli incaricati della chiesa, interpellati in proposito, nulla hanno potuto dire in merito alle motivazioni della presenza del Santo francese nella chiesa modicana.

La comitiva francese ha espresso il proprio rammarico per le precarie condizioni di un simulacro di tale importanza, assente in altre chiese della Sicilia sud-orientale. L’Associazione Petra Mazara, sorta all’interno del cammino della Via delle Collegiate, per valorizzare il patrimonio storico spirituale di Modica a partire dalla Chiesa di San Pietro Apostolo dove ha la propria sede, interpellata dal Parroco frate Antonello per chiarire l’enigma della presenza del Santo francese, ha cercato di contattare i devoti di Benedetto Giuseppe Làbre presenti in Italia.

Uno dei devoti, dr. Antonino Terzo, residente proprio in Sicilia, ha chiarito di aver già visto a San Pietro in passato questo pregevole simulacro ottocentesco corredato da un’importante reliquia, il tutto così malridotto e sporco al punto di essere quasi irriconoscibile. Usualmente veniva raffigurato nelle chiese di località oggetto del suo pellegrinaggio e per quanto ne sapeva lui, nonostante le decine di migliaia di chilometri percorsi dal santo a piedi, nulla sapeva di un suo transito dalla capitale della Contea.

Infatti Benedetto Giuseppe Làbre era noto per la sua caparbia volontà di pregare in prossimità di santuari mariani e di reliquie di santi degni di venerazione. Per attuare tutto ciò visse in regime di assoluta povertà, senza una propria dimora, morendo di stenti in giovane età. La sua figura è tutt’oggi molto apprezzata in Francia, ed è stato individuato come copatrono dell’Hospitalitè de Notre Dame de Lourdes, la confraternita francese che accoglie i pellegrini a Lourdes. Il dott.

Terzo, grato per l’interessamento all’associazione Petra Mazara, avendo già in passato chiesto alla Chiesa di San Pietro un’adeguata collocazione e valorizzazione del simulacro e della rispettiva reliquia senza ottenere alcuna risposta dal Parroco nello scorso millennio, si è offerto di condividere la spesa tra i devoti italiani per ottenere un’adeguata pulizia e collocazione del simulacro, per ripristinare un culto plurisecolare e per rivalutare la figura di un santo che nella sua vita è stato esempio di umiltà ed una feconda fonte di spiritualità per tanti prelati, ed alti prelati, della curia romana nei suoi anni di permanenza nella città eterna.

Resta irrisolto il quesito posto dalla comitiva francese sul motivo della presenza di questo raro simulacro a Modica e pertanto l’Associazione Petra Mazara non esclude di fare ulteriori ricerche, se necessario, anche presso la sua casa natale di Amettes in Francia.

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