È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
“TRIS DI DONNE”: BENNI IN SCENA TRA GENIO E FANTASIA
15 Apr 2012 10:45
Venerdì sera al cine-teatro Lumière Giulia Antille, Paola Roccuzzo, Simona Scuderi del Teatro Piscator di Catania e dell’Associazione Nuovo Mondo insieme a Gabriele Arena, special guest per la tappa ragusana, si sono alternati sul palco, con la regia di Simona Scuderi, portando in scena l’esilarante spettacolo “Tris di donne – attraversando Stefano Benni”, omaggio al nostro eclettico scrittore poeta e giornalista. Lo spettacolo è stato uno degli appuntamenti della settima edizione della rassegna teatrale “Palchi DiVersi” di quest’anno, proposto dalla Compagnia G.o.D.o.T.
I tre monologhi al femminile hanno ripercorso due tra le opere più divertenti di Benni: “Blues in sedici – Ballata della città dolente”, e “Ballate”, in cui si alternano le originali storie dei più svariati personaggi.
Tutti al femminile, i racconti portate sul palcoscenico: la topastra, ovvero il mondo contemporaneo visto attraverso gli occhi di un topo, vittima dell’inquinamento dell’uomo, costretto a soffocare per tutta la schiuma finita nelle fogne; Grimilde, una strega di 432 anni invecchiata e dimenticata, che vive tra orpelli del passato e maledizioni inefficaci, ormai superata dalla cattiveria quotidiana del mondo attuale, dietro al quale inutilmente arranca disperatamente senza riuscire più a produrre pozioni efficaci; la moglie dell’eroe, che mentre stira in abito da sposa la divisa pluridecorata del marito, ripercorre la vita al suo fianco fatta di violenza prevaricazione e disordine morale a cui non è in grado di contrapporsi.
Monologhi in rosa tra fantasia, comicità e realtà hanno coinvolto il pubblico dall’inzio alla fine dello spettacolo, con la vertiginosa e sottile ironia che solo le parole di Stefano Benni sanno trasmettere.
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