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Tentato omicidio Lo Monaco a Vittoria: pene rimodulate in Appello
01 Lug 2023 13:03
Uno sparo nel fianco a bruciapelo. Avvenne a Vittoria il 21 novembre 2021 in via Farini. Si trattò di tentato omicidio. Venne colpito Francesco Lo Monaco; per quanto ricostruì l’Arma dei carabinieri che indagò sul caso, Lo Monaco, venne soccorso da un passante che lo portò al pronto soccorso del Guzzardi di Vittoria dove venne operato d’urgenza.
LE CONDANNE IN APPELLO
Ora, prima sezione della Corte d’Appello di Catania ha confermato la condanna per tentato omicidio, ricettazione e porto abusivo d’arma con matricola abrasa per Massimo Favata concordando la pena con il difensore, l’avvocata Valeria Albani, a 7 anni e 2 mesi; ha assolto dal tentato omicidio in concorso, Salvatore Gulino – difeso dall’avvocato Gianluca Gulino -, che invece è stato condannato per favoreggiamento personale a 2 anni e 4 mesi. La parte offesa non si è costituita parte civile.
LA SENTENZA DI PRIMO GRADO
In primo grado, con giudizio abbreviato, Massimo Favata era stato condannato a 9 anni e 4 mesi e al pagamento delle spese processuali, del mantenimento in carcere, interdizione perpetua dai pubblici uffici e interdizione legale per la durata della pena. Stesse pene accessorie erano state comminate anche per Salvatore Gulino, condannato sempre in primo grado e con rito abbreviato a 5 anni di carcere per concorso in tentato omicidio. Per gli inquirenti il movente era da “ricondursi a dissidi di carattere familiare e privato”.
LE INDAGINI
A seguito del tentato omicidio ci fu massiccio dispiegamento di militari: lo Squadrone Cacciatori Sicilia, la Squadra d’Intervento operativo di Palermo oltre ai carabinieri della Compagnia di Vittoria e del Nucleo operativo. Controlli e perquisizioni. Salvatore Gulino venne tratto in arresto mentre Massimo Favata “resosi immediatamente irreperibile dopo la commissione del reato”, secondo quanto riferito dal carabinieri, “sentitosi braccato e non avendo altri luoghi dove rifugiarsi” si presentò ai carabinieri di Comiso accompagnato dal suo avvocato.
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