“TENERE APERTO IL MUSEO DI CAMARINA E TUTTI I MUSEI DELL’ISOLA È UNA PRIORITÀ!

Le notizie sconfortanti che giungono circa la riduzione delle aperture del museo archeologico di Camarina per mancanza di personale e di altri musei siciliani è un gravissimo è ingiustificabile segnale di disfacimento di uno dei comparti strategici di uno sviluppo diverso e sostenibile dell’Isola quello dei beni culturali. Nella Sicilia degli oltre ventimila dipendenti e dei duemila dirigenti è inaccettabile che strutture strategiche come quella del museo di Camarina debbano restare chiuse creando un danno gravissimo ai flussi turistici che hanno nel museo e nel parco archeologico una tappa prioritaria.

Per restare a Camarina, l’antica colonia greca, cantata da Pindaro e da Virgilio, sorta nel promontorio calcarenitico tra i fiumi Ippari, Oanis e il mar Mediterraneo, un luogo di straordinaria suggestione e fascino unico in Europa. Un lembo di terra dove s’intreccia la millenaria storia antropica della Sicilia con il fascino geologico e naturalistico di un territorio aspro e vergine, la biodiversità con le associazioni floristiche del Pino d’Aleppo con la Tamarix gallica, le Chamaerops umilis, il  Lentisco e di tante altre specie endemiche del mediterraneo e la sorprendente forza e bellezza di tramonti mozzafiato, nei quali in alcuni giorni si può persino osservare il famoso “raggio verde”.

Le decine di migliaia di ospiti che ogni anno hanno la fortuna di vistare gli allestimenti museali, sempre più fruibili grazie un incessante lavoro della direzione della strutture, rimangono impressionati e divenendo  essi stessi operatori di marketing di un turismo culturale di qualità.

Davanti a tutto questo le inspiegabili distorsioni burocratiche-organizzative di un sistema che fa acqua da tutte le parti, ci lasciano basiti. Non si può tacere di fronte a questi evidenti paradossi,  bisogna reagire con la forza della denuncia ma anche con l’azione politica.

La Sicilia ha una sola possibilità per uscire dalla crisi percorrere senza tentennamenti la strada della green economy, l’unica idea possibile di futuro, ma questa strada deve essere attraversata con determinazione e sostenuta con coerenti politiche attive in questa direzione. Scelte e indirizzi purtroppo non vediamo.

Nei prossimi giorni come Ecologisti Democratici scriveremo una nota al Presidente della Regione nella quale chiederemo un intervento risolutivo sulle aperture non stop dei musei siciliani, mettendo fine a allo scandalo nazionale della mancanza di personale, informando della questione anche la Corte dei conti circa probabili danni all’erario derivanti dalle pesanti inefficienze nella gestione delle risorse umane in questo comparto.

 

                                                                                                                                            

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