TASSA DI SOGGIORNO FAI DA TE!

La proposta del Sindaco di istituire l’imposta di soggiorno- con il relativo Regolamento- per i turisti che visitano la nostra città e vi si fermano mette in evidenza tutte le carenze e le improvvisazioni politiche che in tema di turismo caratterizzano già da qualche tempo l’attuale maggioranza.

Viene in mente la nota pubblicità che ironizza sui “turisti fai da te” e ciò per una serie di ragioni che sono state alla base del mio voto contrario.

E’ stato approvato ieri sera dalla maggioranza e dal MPA (Contrari PD,IDV,M.Città) un testo palesemente improvvisato, come testimoniano gli stessi numerosi emendamenti a se stessi che l’amministrazione ha dovuto presentare in aula, ed è stata nei fatti rifiutata qualsiasi proposta dell’opposizione ivi compresa quella di un mio emendamento teso ad esonerare dall’imposta coloro che pernottano a Ragusa nelle strutture ricettive per motivi di lavoro.

E’ stato presentato un Regolamento, non sappiamo se dallo Sviluppo economico o da quale altro Assessorato,senza alcun riferimento ai dati relativi alle presenze turistiche almeno del 2010 e alla loro natura e durata nella nostra città. Non è stata differenziata alcuna offerta turistica e non sappiamo in che percentuale vadano considerati alberghi ed altre strutture ricettive o culturali. Non si evince in alcun modo né viene minimamente quantificata la presunta entità delle “entrate”; non si comprende se siano state coinvolte tutte le realtà “imprenditoriali” della città o se si siano privilegiate solo due o tre di esse.

Tra l’altro la proposta di Regolamento appare superata anche nella formulazione sia rispetto ad alcuni nodi tipici che della normativa in itinere relativa agli schemi predisposti a agli inizi di novembre dai ministeri competenti.( SCHEMA DI DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA RECANTE REGOLAMENTO CONCERNENTE LA DISCIPLINA GENERALE DI  ATTUAZIONE DELL’IMPOSTA DI SOGGIORNO AI SENSI DELL’ARTICOLO 4, COMMA 3, DEL DECRETO LEGISLATIVO 14 MARZO 2011, N. 23)

La maggioranza e il MPA hanno approvato una delibera  carente quanto agli ambiti di riferimento della legge(vedi  la fruizione e valorizzazione dei beni culturali, paesaggistici e ambientali, ricadenti nel territorio comunale).

Non sono stati definiti né previsti gli interventi prioritari che si dovrebbero finanziare con le entrate e si è commesso l’errore di ritenere che esse possano essere concordate con qualche associazione e non prioritariamente con il Consiglio comunale (in sede di bilancio preventivo). Non è stata prevista alcuna gradualità nella definizione e nell’applicazione della misura da far pagare; ancora, mancano chiare individuazioni dei destinatari (pagherà anche chi semplicemente viene a Ragusa per motivi di lavoro? Coloro che affittano appartamenti a Marina di Ragusa? Gli autobus che portano turisti in città? E con quali differenze?).

 Appare fin troppo elementare la considerazione che occorreva suffragare con dati la proposta e prevedere forme di monitoraggio.

Infine vien da pensare che a favore del turismo la montagna ha partorito un topolino tributario se si pensa di risolvere in questo modo il rilancio del settore, settore nel quale per la verità ci si aspetta molto di più che partecipare o promuovere incontri con qualche associazioni. Occorrono proposte operative, fattibili, non assistenziali e certo non ci si può sentire a posto, anche da parte delle “imprese turistiche” solo avendo risposto alle convocazioni dell’amministrazione.

Noi crediamo che modificare insieme il Regolamento poteva costituire un’occasione non solo per una revisione aggiornata, ma anche e soprattutto per avviare un dibattito programmatico sulla risorsa turismo a 360 gradi con assunzione di responsabilità propositive da parte di associazioni, partiti e Provincia regionale oltre che del Consiglio comunale.

Si è invece previsto solo un futuro nuovo balzello. Ne riparleremo in sede di Bilancio preventivo, sarà l’occasione per verificare se l’Amministrazione partorirà qualche altro topolino.

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