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SUPER CAMERA DI COMMERCIO
17 Feb 2017 16:03
Pur nel rispetto della diversità delle opinioni e dei punti di vista che in questi giorni stanno caratterizzando il dibattito sull’accorpamento della Camera di Commercio di Ragusa con quelle di Catania e di Siracusa, appare necessario, per la parte che compete alla Presidenza della Camera di Ragusa, fare chiarezza su alcuni dati e date, che non appaiono presenti nella grande parte delle dichiarazioni che leggiamo quotidianamente.
Premettendo che saremmo stati certamente più tranquilli – noi per primi – se la Camera di Ragusa, come la conosciamo fino ad oggi, potesse mantenere la sua autonomia, non fosse altro perché nel panorama complessivo delle Camere siciliane, senza alcuna presunzione, e dando atto ai precedenti amministratori delle scelte di governo dell’ente, mostra segni di solidità finanziaria e di capacità di iniziativa di tutto rispetto.
L’esigenza degli accorpamenti è stata imposta dagli interventi legislativi, approvati dal Parlamento nazionale a partire dal 2014, peraltro fortemente e per vari aspetti non condivisi da tutti i consiglieri di questa Camera, che siamo stati chiamati ad applicarli:
· con il decreto legge n. 90 del giugno 2014 il Governo nazionale e il Parlamento hanno dimezzato il diritto annuale (il 90% delle entrate delle Camere): per Ragusa ha significato passare da 3.900.000,00 euro del 2014 a 2.000.000,00 di euro del 2017;
· nello stesso anno a questo tentativo di svuotare le funzioni delle Camere in Italia, il sistema camerale ha reagito avviando un percorso di autoriforma volto a ridurre il numero delle Camere, mediante accorpamento e conseguente contenimento dei costi;
· nel 2015, come già ipotizzato nel 2014 nel d.d.l., il Parlamento ha votato la legge 124 che riduce tassativamente il numero delle Camere da 105 a 60, obbligando ad accorparsi quelle che hanno meno di 75.000 imprese: sia Ragusa che Siracusa ne hanno 40.000 ciascuna;
· i consigli camerali delle Camere di Ragusa, di Siracusa e il commissario di Catania a febbraio 2015 nello stesso giorno e con uguale provvedimento deliberarono, dopo un lungo percorso di confronti e di intese programmatiche, l’accorpamento per dare vita ad una nuova grande Camera definita di area vasta.
I termini dello stato di fatto e di diritto dal febbraio 2015 ad oggi non appaiono cambiati.
Prendiamo atto del rinvio dell’insediamento del Consiglio camerale al 28 febbraio e la lettera del Ministro Calenda, precisando che qualora il Governo ed il Parlamento nazionale intendessero modificare la legge per consentire alla Camera di Siracusa di andare da sola, la Camera di Ragusa sarebbe pronta ad avviare una sua riflessione.
Ragusa, 16 febbraio 2017
Il Presidente della Camera
Giuseppe Giannone
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