SULLA CASERMA GDF A PUNTA SECCA

Circa 40/45 anni orsono, la Caserma della Guardia di Finanza di Punta Secca venne affiancata, ad est e ad ovest, da due nuovi fabbricati che occuparono due bellissime terrazze sul mare.
Alcuni anni dopo la Caserma venne abbandonata, mentre i due fabbricati non vennero mai utilizzati perché inagibili per insufficienza delle fondazioni.
Con il passare degli anni il complesso, oramai in disuso, andò incontro ad un progressivo ed irrimediabile degrado, non solo strutturale, divenendo anche ricettacolo di topi e animali infestanti, con indubbia pericolosità pubblica per la presenza di abitazioni dirimpettaie e di una struttura di vendita diretta del pesce da parte della marineria locale.
Alcuni anni fa il sito demaniale suscitò l’attenzione di imprese del ragusano che presentarono un progetto di sua cementificazione mediante la realizzazione, previa integrale demolizione dell’esistente, di una struttura ricettiva di elevato livello, da cedere, pare, ad una società straniera per diversi milioni di euro.
La Caserma non ha mai avuto alcun attestato di storicità, per altro da escludere, considerato che la sua demolizione, per la realizzazione della struttura ricettiva, venne autorizzata.
E’ strano che ancora oggi si continui a difendere un uso privato del bene demaniale in odio al suo uso pubblico, ora voluto dal Comune di Santa Croce Camerina.
E’ bene che l’auspicata indagine giudiziaria si faccia, anche per verificare come mai quell’uso privato del bene demaniale non sia stato mai osteggiato sia politicamente sia amministrativamente, mentre oggi si sviluppano le più diffuse polemiche avverso la decisione di restituire all’uso della collettività, non solo locale ma anche internazionale, un sito demaniale attraverso la realizzazione di una bellissima terrazza sul mare e sull’approdo di piccole imbarcazioni, entrambi resi famosi dalle immagini della serie televisiva”Il Commissario Montalbano”.

 

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