Successo di pubblico per la III edizione di “Giacinto festival” a Noto

Un grande inizio sabato  per la terza edizione del festival di informazione e approfondimento culturale:“Giacinto-nature lgbt” , diretta dall’attore Luigi Tabita, un pubblico numeroso ed eterogeneo ha affollato i luoghi del festival sino alla fine dei lavori.

L’apertura  è avvenuta con l’inaugurazione della preziosa mostra fotografica dell’artista Giovanni Rodella sul movimento omosessuale italiano dagli anni ’70 ad oggi:“CERCANDO IL PARADISO PERDUTO – Quarant’anni (e passa) in movimento” all’interno del Teatro Tina di Lorenzo. La manifestazione successivamente si è spostata al cortile dell’ex Convitto Ragusa con un tavolo di lavoro sull’omotrasfobia con le associazioni lgbt ed il senatore Giuseppe Lumia, componente della commissione giustizia in Senato. Tanti i momenti emozionanti  di questa prima serata come quello dettato dalla forza di Teresa Manes, madre di Andrea che nel 2012 decise di togliersi la vita perché bullizato, o dalla commovente condivisione della madrina della manifestazione,  Eva Grimaldi,  nel raccontare la bellezza e la purezza del suo nuovo amore, sino all’omaggio poetico a George Michael, icona pop omosessuale scomparsa a dicembre, da parte dei giovani del Lab-Oratorio Sacro Cuore.

La seconda giornata di “Giacinto”si è aperta   domenica nel  Cortile dell’ex Convitto Ragusa, con un laboratorio artistico “IDENTITY”. L’artista-designer di origine rumena Saul Steinberg in un’intervista del 1967 parla della maschera come un rivelatore del carattere, della funzione o della classe che una persona riveste nella società. La maschera cela la propria identità dall’altro, secondo il pensiero antropologico, ma è anche lo strumento in grado di mettere in contatto la propria identità con l’alterità che emerge grazie al suo utilizzo. In un percorso creativo, prima laboratoriale e poi performativo, l’artista Barbara Boiocchi, offrirà la possibilità di esplorare altri noi. .

Alle 20.00 le associazioni lgbt hanno invaso  le strade principali della città con animazioni, flash-mob e con una travolgente onda rainbow per ricordare la recente scomparsa  di Gilbert Baker ideatore della bandiera arcobaleno, icona della comunità lgbt.

Alle 21.00  sempre presso il Cortile dell’ex Convitto Ragusa il comico Daniele Gattano,  volto di Colorado, ha raccontato  con la sua mordace ironia il mondo omosessuale e presenteta il progetto video sul tema sesso e disabilità lgbt. Interverrà Carmelo Comisi, ideatore e Presidente del Disability Pride Italia.

L’ultimo appuntamento del festival iniziato  alle 22 nel Cortile dell’ex Convitto Ragusa con il  documentario del collettivo studentesco della Gay Statale dell’Università di Milano: “Ne avete finocchi in casa”, che  ha affrontato il modo in cui il cinema italiano degli anni ’70 ha raffigurato i gay e le lesbiche influenzando l’immaginario collettivo sino ai nostri giorni.

 

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