SUCCESSO PER LA SOPRANO PIERA BIVONA

Grande successo come era stato già preannunciato, per la serata dedicata alla lirica dal titolo “La Grande Lirica” presso il teatro Donnafugata di Ragusa Ibla per la stagione concertistica internazionale “Ibla Classica”. Concerto dedicato all’amore aspettando S. Valentino con l’incantevole voce del soprano Piera Bivona sulle note del pianista Alfredo Spidaleri. Ricordiamo che la Bivona ha avuto ruoli di rilievo nel melodramma come ruolo di Santuzza nella Cavalleria Rusticana, ma anche ruoli da protagonista nelle operette Cin-ci-là ed Il Paese dei Campanelli di Ranzato messa in scena presso il teatro Vasquez di Siracusa. La sua carriera è ricca di debutti e spettacoli, per citarne qualcuno Nel marzo del 2009 ha debuttato nel ruolo di Tosca al teatro Metropolitan di Catania e collabora come artista del coro del Teatro Massimo Bellini di Catania nelle stagioni liriche 2009/2010 e 2010/2011.

Nel febbraio del 2010 ha interpretato il ruolo di Die Aufseherin  nell’opera Elektra di Strauss al Teatro Massimo Bellini di  Catania. Ha preso parte alla stagione sinfonica come solista nel “Te Deum” di Verdi diretto dal maestro David, e nella “preghiera” della Cavalleria Rusticana diretta dal maestro Humburg in occasione del concerto per l’autonomia siciliana. Lo spettacolo di domenica 13 febbraio era ricco di bellissime arie e recitativi delle opere classiche, si è partiti da una delle più famose romanze di Tosti, “Ideale”, su versi di Carmelo Errico. Questa romanza, definita da Gabriele D’Annunzio “sospiro di melodia…” è giunta fino a noi avvolta in quel fascino di altri tempi che la rende sempre graditissima al pubblico. E poi, “L’abbandono” di Bellini, dove la parte vocale apre con un breve e cupo “recitativo”, prima di lanciarsi in un’aria drammatica e incalzante. A seguire, Chopin con l’impatto drammatico e passionale di “Notturno op. post. in do minore” e il ritmo caratteristico, pomposo e cavalleresco di “Polacca op. 40 n. 1 Militare”.

Ma ancora, Puccini con “O mio babbino caro”, aria tratta dall’opera “Gianni Schicchi”, Mascagni con “Voi lo sapete o mamma”, romanza dall’opera Cavalleria Rusticana, ispirata all’omonima novella verghiana (Santuzza, scoperta la tresca tra Turiddu e Lola, adesso sposa di compare Alfio, si sfoga con la madre di Turiddu, Lucia). Dopo la pausa si è tornati con De Curtis, “Non ti scordar di me”, un valzer lento con echi di melodramma che tratta il tema della lontananza, Marchetti con “Fascination”, e poi ancora Chopin, con “Notturno op. post. in do diesis minore” e “Polacca op. 53 in la bemolle maggiore”, uno dei pezzi più celebri dell’intera letteratura pianistica. A seguire Cardillo con “Core ‘ngrato”, Di Capua, con “I’ te vurria vasà!”, serenata delicatissima, dotata di un’immensa capacità descrittiva, e ancora De Curtis, con “Tu ca nun chiagne” ovvero “Torna a Surriento”. Il tutto si è concluso con le celeberrime arie napoletane apprezzate in tutto il mondo.

Ricordiamo che l’esibizione del duo Bivona-Spitaleri è stata preceduta dalle esecuzioni del giovane talento Antonio Privitera, anche lui di grandi doti artistiche. Ora occorrerà aspettare domenica 27 febbraio per l’appuntamento con Ibla Classica, alle ore 18:00 si avrà un reading tra musiche e poesie mediterranee, con i poeti del caffè Quasimodo, alla presenza dello scrittore Domenico Pisana e con i pianisti Marco Orsini e Ruben Micieli, in un momento di spettacolo che sarà un connubio tra la musica e la poesia, dal titolo “Chopin e il chiaro di luna di Beethoven”.

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