È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
SUCCESSO PER IL DRAMMA SACRO
13 Apr 2012 15:13
“Cercavamo il cuore della gente ricchi di sentimenti e lì abbiamo trovati.- dice Massimo Leggio, direttore artistico del Dramma Sacro- Il silenzio “assoluto” della piazza è stato l’applauso più bello. Sono molto contento della reazione del pubblico. Il linguaggio poetico di Gibran è stato perfettamente in linea con le corde della gente oltre che con il percorso narrativo rappresentato sulla scena”. Quello del venerdì santo è un rito che mostra sacralità che sgorga dal suo testo. Non bisogna dimenticare che si tratta di un “rito” dichiarato patrimonio dell’umanità dal 2007, sotto l’egida dell’Unesco ed iscritto nel Registro delle Eredità Immateriali della Regione Sicilia. “Giù le mani dal testo scritto dal Ricca. Non dimentichiamoci mai che, al di là del suo valore letterario quei versi ottocenteschi sono assolutamente intoccabili, anzi vanno custoditi e tutelati nella loro integrità, proprio perché unici ed identificativi dell’identità religiosa e culturale del popolo vittoriese. –interviene Leggio- Un respiro d’unicità che l’Unesco ha colto diventando l’alfiere della loro custodia. Oggi, da direttore artistico del Dramma Sacro, in rapporto di continuità con Gianni Battaglia mi sento investito da questa irrinunciabile dimensione. Quindi il testo di Ricca è un vero e proprio frammento epico, un altissimo esempio di teatro sacro, unico nel panorama della tradizione poetica religiosa rappresentata in Italia”. Il pubblico ha mostrato, come ogni anno la sua commozione silenziosa ed attenta. Tutto ciò si deve anche alla bravura dell’attore-regista Leggio, che nel prologo utilizza le parole poetiche del poeta libanese Kahil Gibran, riuscendo a trovare uno straordinario punto di contatto emozionale. La scelta di Leggio, per il prologo è ricaduta sul testo di un poeta del Mediterraneo che coglie la più profonda dimensione umana del Cristo. La scelta ha mosso delle accuse su un prologo troppo lungo e dicotomico. “Della lunghezza ero consapevole, ma se vogliamo fare crescere gli allievi del laboratorio teatrale con l’intento di restituire il Dramma Sacro ai vittoriesi, allora dobbiamo costruire occasioni di cammino e di maturazione. – risponde alle accusa- Per il resto sono state fatte diverse proposte negli anni, a partire dal prologo come di accostare i versi ottonari di Iacono all’endecasillabo sciolto di Ricca. Impossibile perché ciò provocherebbe solo una guerra metrica, stilisticamente insostenibile. Il prologo non è solo parola ma ho voluto affidargli la simbologia delle dodici scale che rappresenta una doppia “citazione”. Nel Dramma Sacro degli Anni Cinquanta quando le scale venivano portate sulla scena, e del sogno biblico di Giacobbe, in cui compaiono a visualizzazione del tema ascensione”. Bisogna ricordare che il Dramma Sacro è un tipo di teatro che non prevede applauso. Questo è il Dramma dei vittoriesi e non di alcuni. Il direttore artistico ringrazia, per la realizzazione, la Basilica di San Giovanni Battista di Vittoria con Padre Vittorio Pirillo, la Città di Vittoria e la Provincia Regionale di Ragusa. “Con loro ho affrontato un importante momento formativo.-così Leggio ringrazia gli allievi del Laboratorio teatrale permanente- Sono stati meravigliosi come gli attori professionisti con cui porto il teatro siciliano in giro per l’Italia.” Infine Leggio ricorda il concorso, riservato agli studenti dell’Istituto Comprensivo San Biagio di Vittoria, per la migliore recensione sulla Sacra Rappresentazione che verrà sottoposta all’esame di una giuria composta da Gianni Battaglia in veste di presidente, Emanuele Giudice e i capiservizio delle pagine ragusane dei tre quotidiani siciliani: Michele Nania per La Sicilia, Concetto Iozzia per Giornale di Sicilia, Antonio Ingallina per Gazzetta del Sud. Il premio per la migliore recensione avrà la possibilità di essere pubblicata sulle pagine iblee dei giornali.
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