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Sicilia rovente, Siracusa si attrezza con i “rifugi climatici”: perchè non attivarli anche a Ragusa?
23 Lug 2025 17:40
Con temperature percepite fino a 43 gradi, ondate di calore da bollino rosso e un’allerta incendi estesa su quasi tutto il territorio, la Sicilia orientale risponde con azioni concrete e immediate per proteggere i cittadini, in particolare le fasce più fragili.
A Siracusa, il Comune ha attivato una rete di rifugi climatici, veri e propri punti di sollievo accessibili gratuitamente nelle ore più calde della giornata. Già diffusi in moltissime città del mondo e d’Italia, anche la Sicilia si sta attrezzando per aiutare soprattutto le fasce più deboli della popolazione, come anziani, persone fragili e chiunque abbia necessità. L’ultimo presidio è stato aperto a Cassibile, in via delle Margherite 2, nella sede della circoscrizione, ed è operativo dalle 11 alle 18, presidiato dalla polizia municipale. Altri rifugi sono già funzionanti all’Urban Center, nel Centro anziani di via Foti, e nelle sedi circoscrizionali di Acradina e Belvedere. A Ortigia, in piazza Archimede, è stata predisposta la presenza fissa di un’ambulanza della Croce Rossa Italiana.
Anche il Comune di Riposto, in provincia di Catania, ha avviato un’iniziativa in collaborazione con il comitato Jonico Etneo della Croce Rossa: un punto di assistenza sanitaria in piazza del Commercio, attivo fino al 27 luglio dalle 9 alle 13.30. Un presidio pensato per fornire supporto medico, monitoraggio e refrigerio agli anziani e a chiunque sia in difficoltà a causa del caldo.
Perchè non replicare il modello anche a Ragusa?
Nel frattempo, ad Acireale, il sindaco Roberto Barbagallo ha disposto la piena operatività del Centro Operativo Comunale (Coc). Squadre di volontari di Arcicaccia, Croce Rossa e Misericordia stanno operando sul territorio per fronteggiare l’allerta caldo e il rischio incendi elevato. A Ragusa, per il momento, non esistono liste di rifugi climatici che, ricordiamo, possono essere anche semplici biblioteche, musei o comunque posti refrigerati a cui è possibile accedere nelle ore più calde della giornata. L’esperienza di Siracusa e di altre città dimostra che, in tempi rapidi, è possibile attivare spazi sicuri con l’aiuto della Protezione Civile, delle associazioni del territorio e delle strutture comunali esistenti. Un modello replicabile.
Mentre il termometro continua a salire e l’emergenza climatica mette sotto pressione i territori, le amministrazioni locali della Sicilia orientale danno prova di prontezza, organizzazione e attenzione sociale, dimostrando che anche contro un clima sempre più ostile, è possibile resistere, proteggere e prendersi cura della propria comunità.
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