SI MIGLIORA

Come in ogni sport che si rispetti, l’avversario non è considerato come un nemico da distruggere in campo ma come un amico contro cui sfidarsi e divertirsi, sia che si vinca o si perda. Siamo tutti uguali, non penso ci sia un migliore o un peggiore. Certo, in campo si può notare un pizzico di bravura o un filino di tecnica in più, ma poco conta. In campo ci si deve rispettare! Su questo fondamentale si basano una miriade di sport ma soprattutto il Rugby.

L’avversario è il tuo compagno di avventura, così come lo sono i tuoi compagni di squadra. Chi gioca con la maglia diversa dalla tua può essere considerato come la tua possibilità di vedere fino a che punto riesci ad arrivare, mettendoti alla prova e condividendo con lui delle esperienze. Si dice “avversario” solo in campo, perché dopo quei due tempi interminabili si passa al terzo in cui questa parola è bandita, in cui diventare amici diviene quasi spontaneo.

Mercoledì scorso, al campo di via della Costituzione, l’Under12 del Padua ha affrontato l’ennesimo concentramento con l’Audax e la Vann’Antò, giocando davvero bene e rendendo fiero mister Carbonaro che dall’inizio della stagione ha visto notevoli miglioramenti: “Hanno giocato bene, soprattutto in attacco. In difesa, invece, dobbiamo continuare ad allenarci. I miei ragazzi rispetto all’anno passato sono cresciuti, stanno pian piano migliorando ma ovviamente c’è ancora tanto da vedere, rivedere e lavorare”.

Il loro approccio alle partite è cambiato? “Sono ancora piccoli. Immagina, abbiamo difficoltà noi grandi, figurati i bambini. Però hanno tanta voglia di giocare, imparare e correggersi. Spero che continuino con questo spirito portando tante soddisfazioni”.

Anche per quanto riguarda gli avversari coach Carbonaro vede dei miglioramenti: “Il nostro livello è sempre stabile; i nostri avversari invece pian piano stanno migliorano, cercando di raggiungere il nostro livello, grazie anche ad alcuni elementi davvero validi”.

Molte volte il Padua si è scontrato con queste due squadre, ma ogni partita è stata sempre diversa ed è proprio questa diversità che ha fatto nascere nei i tifosi la voglia di guardare, di ammirare questi piccoli rugbisti che stanno crescendo e stanno sempre più dimostrando che, anche se si è piccoli, il Rugby è per tutti!

 

 

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