SFIGMO E FONENDO

1) Il Diabete è notoriamente un fattore di rischio per la demenza, ma non è ancora chiaro se lo sono anche più elevati livelli di glicemia in assenza di diabete;sul New England Journal of Medicine è stato pubblicato uno studio condotto su 2067 anziani non dementi, seguiti per 6,8 anni e i ricercatori della Università di Washington hanno dimostrato che livelli più alti di glicemia media (115 mg/dl rispetto ai 100 mg/dl) pur in assenza di diabete franco sono associati all’insorgenza della demenza.

2) Il tè ve rde sembra avere effetti positivi sul controllo della glicemia e sulla sensibilità all’insulina; lo afferma uno studio Cinese pubblicato e quindi validato sull’American Journal of clinical nutrition. I ricercatori hanno eseguito una metanalisi che ha dato risultati statisticamente significativi sulla riduzione della glicemia,della emoglobina glicata e dell’insulina e pare che esista anche un effetto protettivo sulle cellule pancreatiche. Il tè verde è composto da foglie di camelia sinensis, ne esistono 1000 varietà, è consumato al Mondo per circa 2,5 tonnellate all’anno ed ha ben noti effetti antiossidanti perchè contiene flavonoli, che sono metaboliti dei flavonoidi.

3) Nei diabetici di tipo 2 l’ipoglicemia severa si associa ad un aumentato rischio cardiovascolare; lo hanno dimostrato un gruppo di ricercatori Giapponesi sul British Medical Journal invitando quindi i diabetici ad un controllo glicemico equilibrato ma non intensivo e all’uso di farmaci che hanno un basso rischio di indurre ipoglicemia quali la metformina.Resta quindi cruciale l’alimentazione e l’automonitoraggio nel diabetico, soprattutto nei diabetici insulino trattati,allo scopo di prevenire le crisi ipoglicemico.

4) L’aspartame e più in generale i dolcificanti a basso contenuto calorico, non sono affatto pericolosi per l’organismo; lo dicono Marina Marinovich (Tossicologa dell’Università di Milano) e Carlo La Vecchia (Istituto Mario Negri di Milano). L’aspartame è un additivo alimentare 200 volte più dolce dello zucchero, a basso contenuto calorico; nessun studio supporta l’esistenza di associazioni costanti tra l’uso dell’aspartame e dei dolcificanti ipocalorici in genere e l’insorgenza di neoplasie ed ancora a maggior rischio di parti prematuri e di eventi cardiovascolari. Inoltre, secondo gli autori citati, gli studi tossicologici svolti su ratti e topi e che in passato avevano alimentato queste preoccupazioni, hanno limiti di metodologia che li rendono non solidi da un punto di vista scientifico.

5) Le persone che si recano a piedi a lavorare hanno una probabilità inferiore del 40% di sviluppare il diabete rispetto a chi va al lavoro in auto; lo hanno dimostrato dei ricercatori Londinesi che hanno sondato 20 mila persone e hanno scoperto che chi usa la bici, i mezzi pubblici o va al lavoro a piedi ha un rischio minore di sviluppare sovrappeso rispetto a chi usa l’auto o il taxi. Chi va a piedi ha il 17% di probabilità in meno di diventare iperteso rispetto a chi usa l’auto il quale, a sua volta ha un rischio doppio di diventare diabetico. Lo svolgimento di attività fisica nella routine quotidiana è quindi un bene per la salute in genere, quindi investire in mezzi pubblici o incentivare il cum pedibus o l’uso della bici sarebbe un buon gesto politico.

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