È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
SFIGMO E FONENDO
18 Gen 2013 20:36
Prima di dimettersi il Ministro Balduzzi ha fatto in tempo ad aggiornare i LEA cioè i livelli essenziali di assistenza, vale a dire le prestazioni sanitarie che devono essere garantite a tutti i Cittadini Italiani, in egual modo in tutto il Territorio Nazionale. Poi le singole Regioni, se vogliono o se possono, potranno integrare i servizi offerti ai propri Cittadini, ma i lea sia in qualità che in quantità, devono essere garantiti .
Il Provvedimento andrà dapprima al MEF (Ministero Economia e Finanza), quindi dovrà essere approvato dalla Conferenza Stato-Regione, dopo che le Commissioni parlamentari competenti, anche a Camere scolte,esprimeranno il loro parere.
I LEA sono organizzati in tre grandi Aree:
a) l’assistenza sanitaria collettiva in ambiente di vita e di lavoro che comprende tutte le attività di prevenzione rivolte al singolo e alla collettività (vaccinazioni, medicina legale, igiene e medicina preventiva e screening, medicina del lavoro, medicina veterinaria e tutela degli alimenti);
b) l’assistenza distrettuale vale a dire tutto ciò che c’è sul territorio cioè Medici di Medicina generale, Pediatri di libera scelta, farmacie, specialisti ambulatoriali e convenzionati, laboratori di analisi, fornitura di ausili oltre all’assistenza domiciliare, ai Servizi quali consultori, SERT, Servizi di Riabilitazione e alle strutture residenziali e semiresidenziali;
c) l’assistenza ospedaliera dal PS ai reparti medici e chirurgici alla lungodegenza e riabilitazione.
I LEA attualmente in vigore sono quelli del 2001 dopo il tentativo del Ministro Turco nel 2008 che abortì per mancanza di fondi; per elaborare questi nuovi LEA sono stati creati dei gruppi di lavoro che hanno approfondito temi e questioni.
Quali le novità?
Entrano nei LEA 110 nuove malattie rare ed anche 5 patologie croniche molto diffuse che sono: 1) la BPCO ovvero la broncopneumopatia cronica ostruttiva cioè bronchite e/o enfisema dal 2° stadio al 4° stadio; 2)le osteomieliti croniche; 3)le patologie renali croniche; 4)il rene policistico AD; 5)la sarcoidosi dal 2° al 4° stadio.
Nei LEA anche la sindrome da talidomide, quel farmaco usato negli anni 60 per il vomito delle donne in gravidanza che ha portato a mutilazioni e sofferenze non comuni e per restare in tema l’analgesia epidurale per il dolore da parto.
Da segnalare la presenza della Ludopatia (ne abbiamo già parlato in rubrica) cioè la malattia del gioco (che lo Stato da una parte incentiva e da una parte cura mah… ) che deve essere affrontata nei SERT cioè i servizi che si occupano delle dipendenze patologiche. Si afferma il principio che queste persone sono malate e vanno curate presso strutture pubbliche adeguate e preparate allo scopo.
In più e direi non in ultimo insieme ai nuovi LEA entrano anche i controlli cioè l’obbligo di effettuare controlli su almeno il 5% delle prescrizioni e delle ricette prescritte e delle modalità prescrittive cioè delle indicazioni per adeguare il livello delle prescrizioni alle effettive necessità e renderle quanto più appropriate possibili.
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