SERGIO OCCHIPINTI E LA SUA MOSTRA

Dal 3 gennaio, per tre fine settimana, al Circolo Lebowski è presente la mostra dell’artista trentacinquenne ragusano Sergio Occhipinti, alla sua seconda esposizione.
Prima di iniziare ad assaporare le opere, è possibile leggere le parole con cui la curatrice dell’evento, la dott.ssa Gianna Gennuso, spiega il progetto: “I pezzi di Sergio Occhipinti presentano un carattere a sé stante e unico da cui traspare il comune intento di imporre la propria individualità, ognuno di essi si pone come una traccia (Mark), volto a stupire e a ribaltare il comune senso delle cose” Le figure sono deformate e dissolte attraverso una tecnica che, a volte, rende i soggetti originali e complessi. “E’ come – si legge di seguito – se fossero stati lobotomizzati e quindi privati della loro essenza […] Alcuni dei lavori ricordano una litografia manuale o potrebbero rimandare alle rayografie di Man Ray”.

I suoi lavori sono l’espressione della sua passione derivata dal padre, anch’egli pittore.
“Non faccio affidamento all’ispirazione” ci svela Sergio, “è vero che ci sono giorni in cui è più semplice dipingere, ma in realtà le cose migliori vengono fuori quando ti sforzi, proprio nei giorni peggiori, quelli con meno idee, quando si rimane a lavorare con risultati non ottimali”.

La prima mostra dell’artista risale nel 2003: un’istallazione che univa action painting e suoni. Mentre un amico mixava i rumori catturati dai microfoni istallati sulla tela, Sergio buttava le sue idee su carta. Un ottimo esempio di arte contemporanea.

 

 

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