È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
SEL SULLE GRAVI DIFFICOLTA’ DELLE SOCIETA’ SPORTIVE A COMISO
28 Lug 2012 14:47
Scompare dai campionati agonistici nazionali e regionali una società storica di Comiso: l’Olympia basket. Ennesima sconfitta in una città che negli anni non è riuscita a dare risposte adeguate alle esigenze ed alle norme federali per permettere a questa società di continuare regolarmente la sua attività. Le misure inadatte del PalaDavolos (troppo piccolo rispetto ai 28×15 metri richiesti dalla FIP) e le mai compiute opere di ampliamento o di inversione del campo di gioco del palazzetto, la triste vicenda del PalaRoma, il mancato rispetto delle promesse di ristrutturazione dell’impianto dentro l’ex base Nato, hanno decretato di fatto la rinuncia alla possibilità di partecipare a tali campionati.
A ciò si aggiungono le difficoltà economiche che, al pari delle altre società sportive della nostra città, sono legate alla crisi generale dell’economia ed alla assenza delle istituzioni nel sostenere attività importanti per il ruolo che rivestono nel sociale.
Lo sport va infatti inquadrato in un’ottica più ampia dell’aspetto ludico ed agonistico: le società e le associazioni rappresentano delle vere e proprie agenzie educative, a supporto delle famiglie e della scuola, nell’importante crescita psico-fisica dei giovani; li aiutano a crescere sani e li allontanano da fenomeni, sempre più ricorrenti, di devianza, bullismo e degrado di civica convivenza.
Ma a questi aspetti i nostri Amministratori non sembrano interessati:
– inesistente ogni supporto logistico: addirittura, caso unico in provincia, la stessa pulizia e manutenzione degli impianti è posta a carico delle società;
– inesistente qualsiasi supporto tecnico-amministrativo: la consulta cittadina dello sport non viene convocata da anni; non esiste un regolamento comunale che disciplini l’utilizzo delle strutture sportive comunali da parte delle società con conseguente assegnazione e gestione confusionaria, arbitraria e spesso clientelare.
Conseguenza di questo disinteresse sono le gravi difficoltà anche delle altre realtà sportive di Comiso: a partire dalla dirigenza del calcio che doveva vendere la proprietà ad altri sodalizi (vedi gruppo Mascara o gruppo Biscotto-Multifidi) e che continua grazie all’abnegazione di un gruppo dirigente tenace e combattivo, alle società di volley Annunziata ed Ardens che pur rappresentano, per gli obiettivi raggiunti, fiori all’occhiello nello sport regionale ma che navigano in continue incertezze economiche che non permettono una serena programmazione, per non parlare di tutte le altre società presenti nel territorio di Comiso e Pedalino e che sono fortemente penalizzate dall’abbandono delle istituzioni locali.
Ci rendiamo conto che tantissime sono le emergenze che attanagliano in questo momento la nostra città, a partire dal lavoro, dal dissesto economico del comune, dalla riduzione dei servizi, per continuare con il degrado ambientale oltre che culturale del territorio.
Ma riteniamo che lo sport non possa essere abbandonato a se stesso e non possiamo permettere che si verifichino eventi come quelli che, in modo più eclatante, hanno coinvolto l’Olympia, società che ha operato nel basket dal 1985 e che ha rinverdito gli indimenticati fasti della gloriosa Diana Comiso.
Facciamo appello agli amministratori perché rivedano il loro disinteresse verso questo settore importante della vita sociale della comunità, per potere potenziare appieno l’attività dei volontari delle diverse società che operano da dirigenti in modo assolutamente gratuito, con grande passione e spirito di servizio.
Speriamo che con un ritrovato sforzo comune sia possibile mettere in atto quelle strategie idonee a riportare una società come l’Olympia nella dimensione sportiva che merita. Auguriamo che vengano snellite al più presto le vicende burocratiche che rallentano l’attuazione della costruzione della tensostruttura di C.da Mastrella finanziata con risorse europee dei PON Sicurezza e che non vorremmo che restasse l’ennesima opera incompiuta o abbandonata per le solite inefficienze politiche.
© Riproduzione riservata