SCIPPO DELL’UNIVERSITA’ IBLEA

Giovedì notte si è consumato nell’aula consiliare della provincia regionale di Ragusa un vero e proprio “scippo” ai danni dell’università iblea.

Già in sede di approvazione di Bilancio la provincia socio di maggioranza del consorzio universitario insieme al Comune di Ragusa aveva dimezzato la somma di 1,5 milioni di euro che ogni anno (cosa che fanno da 10 anni circa) utilizzavano per finanziare il Consorzio Universitario Ibleo.

In queste settimane abbiamo letto dopo gli incontri con il rettore Recca e con i rappresentanti del ministero dell’Università che “la decisione di consentire agli studenti iscritti nelle facoltà di Agraria e di Giurisprudenza di concludere il loro percorso di studi nella sede decentrata di Ragusa, è comunque subordinata alla rigorosa verifica della disponibilità finanziaria da porsi a supporto dei corsi ragusani. ma in sede di assestamento di bilancio alla provincia il gioco politico del centro destra ragusano ha giocato ancora una volta con il futuro dell’università iblea e degli studenti della stessa.

L’amministrazione provinciale infatti, per ripiegare all’errore di non mettere nel bilancio il milione e mezzo, aveva proposto al consiglio nella seduta di assestamento di bilancio di apportare al capitolo dell’università ulteriori 750.000 euro che si aggiungevano ai 750.000 approvati già nel bilancio; ma un emendamento della stessa maggioranza (Pdl, Udc, Fli e Forza del Sud) che appoggia l’amministrazione ha poi ridotto il capitolo a 400.000 euro! In modo da utilizzare i 350.000 per le solite attività estive e non, dei singoli consiglieri che ad un anno dalle elezioni iniziano a muoversi per iniziare le proprie campagne elettorali a discapito delle centinaia di ragazzi che non sanno ancora cosa faranno fra un mese delle loro vite.

Voglio ricordare ai soci del Consorzio Universitario Ibleo che le facoltà di Agraria e Giurisprudenza non compaiono nel manifesto degli studi dell’università di Catania, quindi sono chiuse! Finiti gli esami di ottobre si chiudono le porte e i ragazzi devono trasferirsi tutti in blocco a Catania; siamo a fine luglio e gli studenti devono sapere adesso (!) non a settembre o a ottobre se devono cercare casa o i ragazzi che vengono da fuori, se devono confermare la casa in affitto a Ragusa; studenti che, in una nutrita delegazione, tra l’altro ieri a luglio inoltrato erano presenti alla provincia rinunciando a un pomeriggio di studio (vista la sessione di esami in corso).

Il territorio ibleo nella migliore delle ipotesi avrebbe 2 facoltà Agraria e Giurisprudenza ad esaurimento, quindi con la possibilità di far finire gli studi agli studenti iscritti, senza quindi nuove iscrizioni, questa è la grande vittoria che ha prodotto il nostro territorio?!?

Nel nostro territorio a parte Lingue, dentro il Consorzio o con i singoli comuni, potevamo vantare la presenza di: Scienze Infermieristiche (Vittoria), Informatica (Comiso), Scienze del Governo e dell’amministrazione (Modica), Scienze per assistenti Sociali (Modica), Economia (Modica), Medicina (Ragusa), e possiamo dirlo, con esaurimento o no, non ci saranno più Agraria e Giurisprudenza; e ancora ci sono persone che pensano alla sagra da fare nel loro paese perchè sicuramente porta più voti che avere cultura e formazione?!? 

La verità di fondo è che in questa terra ogni giorno sempre di più, si spingono i giovani ad andare via, in alcuni casi per necessità formative o lavorative, in altri per disgusto.

 

 

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