Scene di vita “verghiana” negli splendidi presepi di Caltagirone in mostra a Comiso. FOTO

Mostra di presepi artistici di Caltagirone a Comiso, realizzati da due artigiani.  Si tratta di opere realizzate sulla scorta e con le tecniche degli artigiani del XVIII e XIX secolo, tra i quali spicca Giacomo Bongiovanni Vaccaro (oltre che il fratello Giovanni).

Si tratta di presepi con statuine realizzate secondo le antiche tecniche di lavorazione della creta e dell’argilla, tipica di Caltagirone, che riproducevano la vita delle citta siciliane dell’800 e soprattutto la vita quotidiana degli umili.

Un presepe realizzato in creta è esposto nella cripta della chiesa santuario dell’Immacolata. Un secondo presepe, realizzato da Giacomo Lombardo, si trova nella chiesa di Santa Maria delle Stelle. Questo si intitola “Nonnu cuntumi”: la scena centrale è quella di un nonno davanti alla porta di casa, con un bimbo in braccio ed altri ad ascoltarlo e riproduce la tipica scena che richiama i valori e la vita del passato.

Accanto altri bimbi intenti a giocare (alcuni su una discesa ripida con i carrammatti) e altre scene di vita quotidiana (la preparazione ro strattu, la raccolta delle arance, la pesca nel torrente, un asino caduto a terra ed il contadino disperato perché si disperde la merce, eccetera). Lombardo ha detto che il suo è un PRESEPE VERGHIANO, perché come Bongiovanni Vaccaro racconta la vita degli umili con la stessa dovizia e timbro dell’autenticità che richiama il verismo verghiano. In alto, a dominare la scena, la casa del “ricco”, del nobile, che sovrasta tutto.

I personaggi di Bongiovanni Vaccaro e degli artigiani di Caltagirone richiamano quelli di scuola napoletana, ma non ci sono i vestiti in stoffa.

Oggi i pezzi di Bongiovanni Vaccaro, di valore molto alto, sono esposti al museo di Caltagirone (a parte quelli posseduti da privati).

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