Mentre l’azienda sanitaria continua a rivendicare risultati positivi nella riduzione delle liste d’attesa, sul territorio emergono episodi che sollevano interrogativi sulla reale efficacia del sistema. A portare all’attenzione pubblica una vicenda emblematica è il Comitato Civico Articolo 32, che segnala quanto accaduto nei giorni scorsi a un paziente dell’ospedale di Modica. «La mattina del 16 […]
SCANDALI A GOGÓ
19 Lug 2013 06:30
Egregio Direttore, ormai non passa giorno che non venga fuori qualche scandalo, il cui comune denominatore é quasi sempre l’accaparramento illegale di fondi pubblici.
Il fenomeno, prima retaggio di poche e identificate frange di alcuni partiti, é oggi esteso su quasi tutto il cosiddetto ‘arco costituzionale’, si può affermare che bastano ampiamente le dita di una sola mano per contare i partiti che possano vantare di non avere tra gli iscritti persone indenni da indagini, avvisi di garanzia, rinvii a giudizio e cose di questo genere.
Poco importa se qualche volta le ruberie sono state attivate all’interno degli stessi partiti per un uso improprio o in ‘nero’ dei fondi a disposizione.
Naturalmente ci sono eventi di questo tipo che vengono trattati dalla stampa ‘con dovizia di particolari’, altri per cui c’é una moderazione di fondo nel dare le notizie, per rispetto a una certa parte politica. Il che é anche superfluo, perché tutti, fino al giudizio definitivo, sono da considerarsi innocenti. Si sa come funziona il sistema, tanto che, spesso, scandali di questo tipo cominciano a non fare notizia, considerato che molti, alla fine, la passano liscia, si fa piú attenzione ormai, alle facce di c… che ingigantiscono fatti inesistenti o tutti da dimostrare, mentre tacciono di fronte a scandali evidenti all’interno dei propri partiti.
Fra quelli piú attenti ad una questione morale, piú sensibili agli scandali che colpiscono la parte avversa, piú severi a giudicare i comportamenti degli avversari, piú decisi nel far risaltare lacune amministrative spesso tutte da dimostrare, ci sono certamente diversi esponenti del Partito Democratico, sempre pronti a ergersi come fustigatori e severi censori degli altrui comportamenti.
Un tipico esempio di quanto affermato é dimostrato dalla recente campagna elettorale di Ragusa, che ha visto frange del PD porsi in contrasto con il partito e con la coalizione in nome di una sorta di questione morale, dai contorni nemmeno tanto definiti, che ha avuto il solo risultato di portare alla sconfitta la coalizione e il partito, vanificando anche il lavoro dei dirigenti che, comunque, possono vantare di avere portato, anche se inutilmente, la lista al primo posto per numero di consensi.
Tutta questa gente che ha sproloquiato per mesi, anche attraverso le pagine di questo giornale, cosa dice dello scandalo che avvolge il PD siciliano per lo scandalo di Messina, in cui si trovano coinvolti grossi esponenti del partito, onorevoli nazionali e regionali, tesorieri del partito, consiglieri comunali e figure di vario tipo, tutte comunque vicinissime al partito ?
Perché non viene fuori qualche dichiarazione o qualche comunicato di netto biasimo per gli avvenimenti che offuscano il prestigio del partito ?
Perché qualcuno addirittura si ostina a contrastare ancora il Presidente della Regione e i suoi uomini, quel Rosario Crocetta che, con la sua azione di vero rinnovamento, é stato ed é determinante per l’emergere di tanti fatti incresciosi della vita politica siciliana, di cui molti sanno e fanno finta di non sapere ?
Perché si arriva, addirittura, a contestare le scelte del segretario regionale del partito che, da tempo, ha scelto di allearsi con Crocetta ?
I moralizzatori e i censori perché non ci dicono la loro anche su questi fatti ?
Lettera firmata
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