SARA’ IL SUD A SALVARE SE STESSO

 

Il problema è la soluzione. Pino Aprile, il giornalista e scrittore meridionalista più seguito d’Italia, autore dei due best sellers “Terroni” e “Giù al Sud”, ha concluso in questo modo, stamattina, il suo lungo intervento in cui ha spiegato le motivazioni di una svolta epocale, chiarendo perché “sarà il Sud a salvare se stesso”. L’iniziativa, promossa dal Movimento democratico territoriale nella sala congressi della Fiera Emaia, a Vittoria, ha visto, tra gli altri, la partecipazione di Beppe De Santis e Alfonso Sciangula, rispettivamente coordinatore nazionale e segretario nazionale dei Meridionalisti italiani, di Nello Dipasquale, sindaco di Ragusa e segretario dell’associazione “Territorio”. Hanno parlato in rappresentanza di Mdt il capogruppo consiliare Giovanni Lombardo, Giuseppe Fiorellini e Filippo Foresti oltre al presidente di Azione democratica, Francesco Aiello, che ha chiuso gli interventi sollecitando la politica a svolgere appieno il proprio ruolo, vale a dire a mettere in primo piano gli interessi esclusivi del territorio. Pino Aprile ha affermato che “si stanno commettendo una caterva di errori. Se questi errori si cumulano, è chiaro che la gente non ne potrà più. Come diceva don Milani, la politica è sortirne insieme, se ne viene insieme fuori dai guai. Perché ho scritto questi due libri? Perché volevo capirne di più su che cosa stava succedendo nel Sud Italia, sulle ragioni di certi risentimenti, sulle motivazioni di una rabbia che non si riusciva a spiegare. L’Italia sarà salvata dai terroni? Secondo me è possibile. Perché racconto di tali e tanti esempi che ci danno la dimensione di come qualcosa di nuovo sia iniziata, di come una complessa e differente fase storica, aiutata anche dalle tecnologie esistenti, abbia preso il via. Molti i giovani laureati del Sud che hanno scelto di andare all’estero. Alcuni di loro, però, hanno deciso di fare ritorno e di crearsi un futuro nella propria terra. E lo hanno fatto da soli. Senza attendere aiuti da nessuno. La mafia? E’ un fenomeno umano che l’uomo riuscirà a sconfiggere. E però se, fino ad ora, non siamo riusciti ad estirparla completamente, è perché a qualcuno fa comodo così. Abbiamo il metodo Falcone che, applicato in altri Paesi, perfino negli Usa, ha dato risultati sorprendenti. Solo in Italia, ancora oggi, aspettiamo chissà cosa prima di attivarlo”. Ma dove inizia il Sud? “Il Sud – ha sottolineato Aprile – è nelle nostre teste. Nella divisione di un Paese che ha eretto un muro di orgoglio e pregiudizio che solo ora sta cercando di demolire alla base. Il pregiudizio opera su chi lo esercita e su chi lo subisce. Ma dobbiamo dare una speranza al nostro futuro. E questa speranza può arrivare dai numerosi giovani che operano al Sud”. Francesco Aiello, dopo aver ringraziato i partecipanti all’incontro, ha chiarito che “la presenza di Aprile a Vittoria dà il via ad una nuova stagione di confronto e di crescita nel contesto di una confederazione siciliana, la stessa presentata ieri a Palermo e che ha come punto di riferimento l’imprenditore Maurizio Zamparini, proiettata ad aggregare i vari movimenti territoriali che l’isola esprime, per coordinare un unico progetto di rilancio delle istanze provenienti dalle genti siciliane”.

 

 

 

 

 

 

 

 

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