SAN GIUSEPPE: GLI STATES COME SANTA CROCE

Si sono da poco spenti i riflettori sulla festività di S. Giuseppe a S. Croce Camerina. Vi abbiamo raccontato della grande devozione dei cittadini santacrocesi che si intreccia col folklore e la tradizione. In parallelo, ma sul versante opposto del nostro pianeta, questo Santo è stato venerato ed onorato alla stessa maniera. Insomma, gli States come S. Croce. Così lontani, ma allo stesso tempo vicini grazie a questa festività. A raccontarci come hanno vissuto negli Usa i festeggiamenti messi in atto per S. Giuseppe è Christine Zisa, che abbiamo conosciuto “virtualmente” grazie ai mezzi fornitici da internet, e Palmina Puzzo Carfi, che ci ha illustrato con le sue fotografie ogni momento della festa organizzata dalla San Giuseppe Santa Croce Camerina Society. 

“Come di solito, la preparazione della Tavola incomincia il Venerdi sera prima della festa e continua durante il Sabato.-dice Christine Zisa- Le varie donazioni vengono fatte dai membri e dagli amici della Società. Ogni anno la Tavola è sempre più addobbata di doni”. 

Christine, che da più di 54 anni si vive negli Usa, ci racconta che i festeggiamenti prendono il via il Sabato sera con la benedizione della Tavola da parte del Monsignore della Chiesa di S. Antonio, il quale celebrerà poi la messa la domenica. “Questa è l’occasione- continua Christine- per incontrarci con molti paesani che non vediamo spesso. Abbiamo degli ospiti come il sindaco del paese di Hawthorne, qualche Senatore e a volte il nostro rappresentante al Congresso, Washington DC quando e’ disponibile”. 

“Dopo la benedizione, la banda ci intrattiene per il resto della serata. Domenica mattina, ci raduniamo di nuovo e incominciamo la processione verso la Chiesa. La processione è composta da due bande, la Statua di S. Giuseppe, preceduta da una scorta di polizia a cavallo, seguono poi i rappresentanti della Sacra famiglia e tutti gli altri. Dopo la Santa Messa la processione ritorna in sede e, dopo aver seguito la tradizionale entrata di S. Giuseppe e la sacra famiglia, ai Santi viene servito il loro pranzo. Segue poi il pranzo per tutti coloro che si sono prenotati. Durante il pranzo incomincia l’asta e tutto cio’ che è nella Tavola ad eccezione dei Ucciddati viene venduto. L’asta dura fino a quando tutto viene venduto”. Christine ci spiega che i proventi di questa asta serviranno da borse di studio per le scuole locali e per altre organizzazioni che si occupano di beneficenza. 

Come preannunciato poc’anzi, la nostra amica Palmina ha invece raccontato la festa grazie ai suoi scatti fotografici. Necessario soffermarsi sulle foto che riguardano “u pani pulitu”. Anche negli States la manualità è la stessa. Con maestria, infatti, l’impasto viene lavorato con pettine e coltello per ricreare le tradizionali forme che vengono posizionate nella Cena, come ad esempio “a Varva ri S. Giuseppe”. 

Insomma, ci sono chilometri di distanza ed un oceano che ci divide, ma durante questa festività il piccolo comune di S. Croce Camerina e gli States sono uniti nella devozione e nella tradizione indelebile.

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