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ROSARIO PLUCHINO: ESAMINARE BENE PER NON SBAGLIARE ANCORA
28 Ago 2011 15:59
Tra i punti in discussione al consiglio comunale di Santa croce Camerina, merita un approfondimento il fondo di garanzia e relativo regolamento per tutelare i consumi cosiddetti anomali che spesso coinvolgono le utenze sia civiche che commerciali oltre alla discussione sulla contabilizzazione dei consumi delle strutture pubbliche a carico del comune.
Fermo restante che è meritoria l’istituzione di questo fondo ci sono all’interno del regolamento alcuni punti che vanno chiariti. Ha dichiararlo Rosario Pluchino di Motivazione e Proposta: “ Il primo punto da chiarire riguarda l’articolo due del regolamento che individua in euro 3 la quota per le utenze private e in euro 6 per le utenze non domestiche ma dice che la quota è “inizialmente individuata fino a successiva revisione” Chiedo: non paghi di non avere fin dall’inizio messo un limite alla revisione delle tariffe vogliamo ripetere lo stesso errore? Questi signori se ritengono insufficiente il fondo fino a che limite possono incrementarlo? l’articolo 3 evidenzia come sia la Mediale ad incaricarsi dell’adesione con addebito automatico delle somme. Chi non è d’accordo dovrà produrre istanza per un rimborso in bolletta. Pensate che una persona anziana vada a “produrre istanza per un rimborso di tre euro?
Passiamo all’articolo 5 che prevede l’istituzione di una camera conciliativa composta da un componente designato dal comune, uno da un’associazione di consumatori iscritta al C.R.C.U e uno designato dalla Mediale srl , che all’unanimità dovrà decidere il rimborso parziale di quanto pagato . Di fatto questo punto mette i rimborsi in mano alla Mediale in quanto diventa vincolante il suo parere. Chiediamo che la decisione per la valutazione del rimborso avvenga a maggioranza. Sorvoliamo sulla richiesta della Mediale sulla conservazione dei verbali. All’articolo 6 si chiede che l’istanza debba essere corredata dalla copia della fattura emessa da un idraulico abilitato e solo in casi particolari si può produrre autocertificazione con il quale si dichiari dell’avvenuta riparazione della rottura e/o malfunzionamento dell’impianto idrico di proprietà privata. Considerato che in molte famiglie il marito, il figlio o l’amico sono capaci di riparare un guasto senza chiamare “l’idraulico abilitato” deve essere considerato “normale” e non particolare l’autocertificazione.
Anche se gradiremmo che se il fondo erogasse somme di rimborso inferiori al suo valore le somme restanti andassero ad aiutare famiglie che avessero momentanee difficoltà a pagare le bollette e non fosse incamerato dalla ditta come all’articolo 8 ma considerato la disponibilità espressa a pagare somme maggiori riteniamo di soprassedere ma dobbiamo evitare di dare ancora un’arma a questi signori per aumenti senza controllo.
Per quanto riguarda i consumi civici da addebitare al comune, letto lo specchietto che ci è stato fornito mi chiedo perché il comune e quindi la collettività, devono farsi carico di pagare, per esempio 306,60 MC di acqua per gli uffici e 204,40 Mc di acqua per le abitazioni della caserma dei Carabinieri? Ben 1728 MC per i consumi al campo sportivo dato in gestione a società sportive così come i 690MC della palestra Santa Rosalia? Perché pagare 595 Mc di acqua per la parrocchia e dato che si parla di luoghi di culto non della chiesa Evangelica o della Mecca?
Si consumano ben 3028.40 Mc di acqua per le docce pubbliche, non si potrebbe pensare di farle funzionare a gettoni e quindi a pagamento per evitare sprechi?
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