Rifiuti a Ibla: Comibleo presenta esposto denuncia al Prefetto, al sindaco, al manager Asp e al soprintendente

Il Comibleo, il comitato spontaneo di residenti nella città antica, ha inviato venerdì scorso un esposto-denuncia, avente per oggetto i contenitori dei rifiuti degli esercizi pubblici del centro storico di Ibla, al prefetto, al sindaco di Ragusa, al direttore generale dell’Asp e al soprintendente ai Beni culturali e ambientali.

“Il Comibleo – è scritto nell’esposto-denuncia – ha più volte evidenziato al sindaco di Ragusa l’assurda situazione dei Rsu nel centro storico patrimonio dell’umanità che ha raggiunto livelli di insostenibilità non più tollerabili né dai cittadini né tantomeno dal movimento turistico. Nelle pubbliche vie, sopra i marciapiedi, nelle piazze, addossati ai monumenti, accumulati sotto le finestre delle abitazioni dei residenti e della scuola per l’infanzia, sono stati posti i bidoni della raccolta differenziata dei rifiuti prodotti dagli esercizi pubblici di ristorazione, mai sanificati e disinfettati, che costituiscono un pericolo per la salute pubblica, per i bambini, i residenti, i passanti e i turisti, costretti a subire le esalazioni maleodoranti e la proliferazione di insetti e roditori.

Tutto ciò in violazione di una serie di norme in materia ambientale”. Nel documento sono esposte con accuratezza i riferimenti normativi in questione.


“Ora a Ragusa – continua ancora Comibleo – non appare chiaro quale regolamento o delibera debbano osservare le utenze domestiche e non domestiche atteso che c’è un regolamento e una serie di ordinanze che non chiariscono in maniera inequivocabile quale sia l’indirizzo prevalente. Pare che, a Ragusa Ibla, nessuna attività commerciale abbia spazi interni per i cassonetti dei rifiuti per cui tutti i contenitori sono stati posizionati in siti lontani dalle attività, a scapito dei cittadini residenti, costretti a subire passivamente inconvenienti igienico sanitari e ambientali, esalazioni e rumori molesti. Ma c’è di più. Stando a quanto previsto dall’Allegato A dell’ordinanza n. 302/2018, non si comprende per quale ragione ai residenti di alloggi di modesta superficie non sia consentito tenere all’esterno delle abitazioni i cinque contenitori dei rifiuti della raccolta differenziata al pari delle attività commerciali, con evidente disparità di trattamento. Quanto attuato comporta che sopra i coperchi e intorno ai bidoni degli esercizi pubblici che sfuggono a qualsiasi controllo degli assegnatari, siano buttati rifiuti di ogni genere compresi rifiuti speciali, tossici e nocivi e persino le batterie dismesse delle autovetture.

Parecchi rifiuti inoltre provengono anche dagli “ospiti” delle strutture ricettive. Con il termine “ospiti” intendiamo tutte le persone diverse dai residenti, che a vario titolo alloggiano nel centro storico che non pagano imposte sulla spazzatura, sfuggono al controllo comunale, e quindi essendo privi dei contenitori per la raccolta differenziata, utilizzano i bidoni delle varie attività prive di controllo. Altro annoso problema è costituito dalla mancanza di contenitori al servizio dei cittadini che per imprevedibili ragioni sono costretti a lasciare con urgenza la propria abitazione e degli studenti universitari pendolari che solitamente rientrano nelle loro città il venerdì e non sanno come e dove conferire i rifiuti, problema che nessuno vuole risolvere. Tutto ciò produce l’indecorosa visione offerta ai cittadini, a bambini e ragazzi, ai turisti e visitatori che affollano Ibla, e dimostra un grave intollerabile atto di indifferenza verso il patrimonio culturale e religioso della città patrimonio Unesco, in tutto il mondo conosciuta e apprezzata, ma, a quanto pare, non dalla Pubblica Amministrazione, restia a risolvere i problemi del conferimento dei rifiuti da anni sollevato. Per quanto sopra evidenziato, il Comibleo chiede alle autorità delegate a vigilare sulla raccolta e smaltimento dei rifiuti”.

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