“RICORDO LA MIA ORDINAZIONE SACERDOTALE”

Un convento in festa per i sessantacinque  anni di sacerdozio di padre Aurelio Pizzo che ha presieduto la celebrazione eucaristica di martedì 15 luglio. Tanti i presenti ma soprattutto i familiari che non hanno voluto mancare a questo traguardo sacerdotale che segna l’inizio di un nuovo cammino. Durante la celebrazione padre Aurelio ha sottolineato il ruolo del sacerdote che è un dono. “Il cristiano è con voi mentre il sacerdote è tra voi.- dice padre Aurelio- Senza il sacerdote il popolo è destinato a fallire e senza il popolo il sacerdote perisce. Il sacerdote deve avere tre dimensioni: culturali, ascetiche cioè saper accettare le limitazioni ed infine redentiva ponendosi per gli altri ed a favore di questi. Se il sacerdote perde una di queste dimensioni ha fallito.- continua- Dalla scelta di Dio che è ricaduta su di me mi sono posto subito al servizio di Dio e le persone che ho incontrato durante il mio cammino pastorale mi hanno forgiato e formato. Bisogna fare esperienza di ciò che si dice infatti io non posso parlare di ciò che non conosco e a cui non credo.–facendo riferimento al vangelo aggiunge- Ricordiamo che il sacerdote deve essere come il sale che conserva e preserva dalla contaminazione i cibi, così il sacerdote deve essere capace di preservare il popolo dai vizi per poi educare al sapere, deve essere anche luce in quel mondo pieno di ombre che porta al peccato”. Durante l’offertorio i frati hanno portato in dono, per padre Aurelio, una casula che lui ha subito indossato così da ringraziare i suoi confratelli. Inoltre ha voluto ringraziare tutti e tutto prendendo in prestito le parole del Cantico delle creature ponendo l’accento sulla sua missione, sulla sua famiglia, sui suoi amici e su tutto ciò che gli offre la vita. Ricordiamo che padre Aurelio è un frate minore e decise di intraprendere la vita ecclesiastica nel 1936 entrando in seminario francescano presso il convento di Ispica, qui  intraprese gli studi e vi restò fino al 1940 per poi continuare la sua formazione a Chiaramonte Gulfi  nell’anno di noviziato e prese i voti: castità, povertà e obbedienza. Bisognerà aspettare il 12 agosto 1946 per fare la professione solenne, sempre a Chiaramonte.  Nel lontano 15 luglio del 1949, nella cattedrale di Palermo è stato ordinato dal cardinale Ernesto Ruffini, questa data segna l’inizio del suo peregrinare passando più volte da Ispica e da Chiaramonte, andando a Vittoria,a Enna, a Siracusa e a Cammarata. Oggi risiede presso il convento di Chiaramonte Gulfi, casa di formazione ed orientamento Vocazionale e postulandato. Ricordiamo che è nato nel lontano 1925 ed ha vissuto gli anni del secondo conflitto mondiale, periodo segnato dalla fame, dalla povertà e dalla distruzione.  

 

 

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