RAGUSA IBLA DIVENTA LO SCRIGNO DI PREZIOSI GIOIELLI

Da domani a domenica saranno in esposizione i gioielli di Massimo Izzo, talentuoso creatore di gioielli, famoso in tutto il mondo, che ha trasformato i coralli e le acque cristalline del mare di Sicilia in preziose suggestione da ammirare.

I Gioielli raffinati e di lusso che piacciono a personaggi come il vicerè dell’Afghanistan, i reali di Svezia, alte autorità asiatiche ma anche vip come Tim Burton e la moglie Helen Bonham Carter, saranno in esposizione al Teatro Donnafugata di Ragusa Ibla.

Le lavorazioni di Massimo Izzo sono figlie di una tecnica antica e di tradizioni orafe capaci di plasmare coralli, pietre preziose, ori in oggetti d’incanto. Collezioni di lusso che da Parigi ad Hong Kong girano tra gli eventi che contano, presentando coralli intrecciati, pietre preziose, oro e materiali naturali che Izzo riesce a fondere in opere uniche unendo le suggestioni del mondo marino con la tradizione orafa meridionale.

La sua collezione principale “I Gioielli del Mare” nasce dalla sua grande passione per il mondo marino e dalle sensazioni ed emozioni che la natura, in particolare il mare che circonda l’isola di Ortigia dove opera, gli regala quotidianamente.

Di recente è stato ospite della Fiera Internazionale del Gioiello di Hong Kong, la più importante in Asia e tra le tre più prestigiose al mondo, che ha raccolto migliaia di espositori di caratura internazionale e che, in questa edizione, ha riservato un invito speciale proprio all’artista siciliano.

L’esposizione si inaugura venerdì 25 alle ore 17 per svilupparsi fino alle 22. Sabato 26 e domenica 27 Novembre l’esposizione resterà aperta tutto il giorno.

“E’ una grande occasione per poter conoscere l’arte di Massimo Izzo – spiegano Costanza e Vicky Di Quattro, direttrici artistiche del teatro – Abbiamo pensato ad un’esposizione di grande importanza per poter presentare in anteprima assoluta le nuovissime collezioni di un’arte che non va solo ammirata ma anche indossata. Gioielli di lusso davvero stupendi che esaltano il barocco ibleo”.

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