RAGUSA E DIPASQUALE SPROFONDANO

È questa la Ragusa grande di nuovo disegnata da Dipasquale? La Ragusa che rinasce dopo 5 anni di governo a guida Dipasquale e centrodestra? La Ragusa propagandata da questo  sindaco millantatore di atti  veri e concreti rispetto alla sua pura propaganda?

Ciò che è accaduto oggi a Ragusa, è l’emblema di una città che sprofonda per mano di un sindaco accentratore e dilapidatore  di risorse comunali.

Come può essere che ad oggi, dopo oltre un mese dal crollo del fognolo di villa Margherita si continua a lavorare per tentare di ripulire la zona dal crollo attraverso una somma urgente utile solo a mettere una pezza?

Come è possibile che questa amministrazione non ha già in mano un progetto per risolvere l’emergenza?

Come fanno a  non predisporre 500.000,00 mila euro per by passare il fognolo e a non avere ad oggi  uno  stralcio di progetto .

Perché durante l’adeguamento del programma triennale votato in consiglio comunale  in data 9 dicembre u.s. il centrodestra ha bocciato un emendamento del capogruppo Calabrese che invitava l’amministrazione ad accendere un mutuo di euro 500.000,00 per rifare il fognolo?

La risposta è semplice: perché questa è un’amministrazione che non ascolta la minoranza, che non progetta, che rattoppa, che sperpera il denaro pubblico in modo effimero. Infatti il Comune di Ragusa non ha un centesimo per accendere un mutuo, sceglie di sperperare il fondo di riserva per contributi feste e addobbi anziché investirlo per simili emergenze ,dimostrando la poca sensibilità ai veri problemi e di contro totale accuratezza alle cose inutili.

Resta il fatto ed il rammarico che proprio oggi, appena sono cadute due gocce d’acqua la città è rimasta spaccata in due causando problemi di viabilità ai cittadini  e questo basta a lasciarci basiti sulla faccia tosta di un sindaco che l’unica cosa che riesce bene a fare è apparire quotidianamente in tv e sui giornali come il salvatore della città, come colui che brinda in tv con il latte a km 0 che dovrebbe essere prodotto sui pascoli liberi dell’altopiano ibleo e poi dice no al piano paesistico che tutela proprio il pascolo libero.

Che tristezza, un Comune senza soldi, una Ragusa che sprofonda.

Il PD rispetto all’operato di Dipasquale avrebbe agito con la diligenza del buon padre di famiglia e di certo oggi, se fosse stato amministrazione, avrebbe in mano un progetto e la soluzione ad un fatto estremamente grave, ma soprattutto di certo avrebbe avuto i soldi per affrontare la questione; lo abbiamo dimostrato qualche giorno fa con l’emendamento presentato da Calabrese.

(m.c.)

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