Ragusa dietro il Sipario prosegue il suo viaggio nell’anima attraverso il teatro, la musica e la letteratura. Chiusura domenica con Danilo Rea

Il festival biennale “Ragusa dietro il Sipario” continua a portare l’arte nel cuore del quartiere barocco di Ragusa Ibla, offrendo un’esperienza unica che mescola teatro, musica e letteratura. Durante il festival, sono stati presentati spettacoli e performance artistiche che hanno affrontato temi attuali e stimolanti.

Uno degli spettacoli presentati è stato “𝑪𝒂𝒑𝒐𝒍𝒂𝒗𝒐𝒓𝒂𝒓𝒆” di Alessandro Bergozoni, che ha messo in luce l’importanza di affrontare la realtà con un occhio critico e creativo, anziché subirla passivamente. Bergonzoni ha condiviso il concetto di “congiungivite” come una connessione tra diversi temi e ambiti, dimostrando la capacità di vedere oltre le apparenze.

GLI APPUNTAMENTI

Il festival prosegue questo fine settimana con vari appuntamenti, alcuni dei quali dedicati ancora a Italo Calvino. In scena arriva questa sera venerdì 6 ottobre Mario Perrotta che ragionerà sul concetto di libertà e autodeterminazione, e lo farà attraverso il punto di vista di uno dei personaggi minori del romanzo di Italo Calvino “La giornata d’uno scrutatore”: il Nano, un abitante del Cottolengo. Questo personaggio totalmente privo di libertà, cui Calvino dedica una sola pagina se pur memorabile, darà voce alla sua esistenza, ai suoi pensieri, ai sentimenti che lo agitano in “𝑪𝒐𝒎𝒆 𝒖𝒏𝒂 𝒔𝒑𝒆𝒄𝒊𝒆 𝒅𝒊 𝒗𝒆𝒓𝒕𝒊𝒈𝒊𝒏𝒆. 𝑰𝒍 𝑵𝒂𝒏𝒐, 𝑪𝒂𝒍𝒗𝒊𝒏𝒐, 𝒍𝒂 𝒍𝒊𝒃𝒆𝒓𝒕𝒂̀”. Si prosegue con uno spettacolo itinerante tra le strade di Ibla, con musica e ritmo travolgente. Mario Incudine, il maestro Antonio Vasta e la banda dell’Associazione Culturale Musicale San Giorgio 1892, diretta dal maestro Giacomo Palermo, questo sabato 7 ottobre in piazza Duomo portano “Musica, musicanti”, unendo passato e presente in un’unica armonia musicale. Il festival offrirà anche l’opportunità di scoprire Ragusa Ibla in modo completamente nuovo attraverso l’evento “Negli occhi di chi ascolta. Il luogo invisibile”. Questo percorso teatrale itinerante, ideato da Elena Servito, Michele dell’Utri ed Elena Polic Greco, condurrà sempre questo sabato 7 ottobre, il pubblico tra mascheroni, palazzi e colonne, raccontando la storia di Ragusa Ibla e celebrando il centenario della nascita di Italo Calvino a cui è dedicata anche un’installazione tra le vie del quartiere. Un’occasione per “ascoltare” Ragusa Ibla con occhi curiosi e per immergersi nella sua storia affascinante. Tra gli appuntamenti da segnalare c’è anche il debutto dello spettacolo “Il calabrone e la farfalla”, che riprende la storia d’amore tra Italo Calvino ed Elsa De’ Giorgi, raccontata attraverso le loro lettere, pronta ad andare in scena domenica 8 ottobre in una performance emozionante.

La regia di Walter Manfrè e le musiche di Mario Incudine, con la drammaturgia di Costanza DiQuattro, renderanno omaggio a questo epistolario, definito “il più bel carteggio d’amore del 900”. Un momento di profonda empatia e comprensione dei sentimenti umani. In scena Giuseppe Ferlito e Maria Rita Sgarlato. La chiusura del festival, domenica sera, vedrà un altro artista d’eccezione, Danilo Rea, con il suo concerto dedicato all’improvvisazione. Intanto accanto al festival anche varie associazioni che lanciano nuove idee come il “taxi sharing” per raggiungere comodamente il festival partendo da Ragusa. Una sperimentazione per questo sabato 7 ottobre, al costo di solo 3 euro a tratta per persona, un servizio che si affianca al bus navetta predisposto dal Comune di Ragusa.

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