QUANDO GLI ALUNNI DI UN LICEO DIVENGONO PROMOTORI DI CITTADINANZA ATTIVA

Il Ministero dei Beni e delle attività Culturali e del Turismo ha promosso nei primi giorni di settembre attività di valorizzazione del patrimonio artistico culturale nazionale attraverso la mediazione del pubblico scolastico.

Il Liceo “G. Lombardo Radice” di Catania vanta una pluriennale esperienza nel sensibilizzare i propri studenti alla conoscenza, interazione, custodia e promozione del bene culturale.

La finalità di favorire la conoscenza del nostro patrimonio culturale e di sostenere il diritto di partecipazione è stato obiettivo lungimirante della dirigente prof.ssa Pietrina Paladino, che negli anni ha promosso e favorito la  realizzazione di svariate  proposte:

–        percorsi didattico-espositivi, quali la mostra “Il Parco va a Scuola”;

–        percorsi storico-documentari, quali il progetto “Andar per Icone e Altarini”;

–         laboratori di Digital Storytelling, tra i quali la realizzazione del video “Si chiamava così” ;

–        tirocini e stage per la produzione di brochure divulgative, quali quella Unesco di Militello val di Catania;

–        attività di alternanza scuola lavoro, con musei, biblioteche, archivi e soprintendenze;

–         cicli di incontri, anche a carattere scientifico, come la presentazione del volume “Il teatro greco romano di Catania e gli spettacoli nell’antichità” frutto del progetto Scuola museo;

–        attività educative incentrate sui beni archeologici, tra le quali tre progetti Erasmus ambientati tra le mura della Catania antica.

Proprio in questi giorni, agli studenti è stata offerta la possibilità di svolgere attività formativa in una realtà diversa dall’aula così come tradizionalmente intesa quale ambiente di apprendimento.

Gli alunni della V LA, che negli anni scorsi, nell’ambito di un progetto di alternanza, avevano tradotto in lingua straniera le brochure di alcuni monumenti della città, tra i quali la Rotonda, hanno realizzato un progetto che li vede impegnati in prima persona nell’adozione di un monumento.

Obiettivo primario è stato quello di presentare, con chiarezza ed efficacia al potenziale turista/fruitore, il bene dal punto di vista  artistico, storico e archeologico, riuscendo ad interagire anche in lingua straniera. Tale competenza sarà poi trasmessa agli alunni delle classi seconde del liceo, tra marzo e aprile, attraverso la produzione di schede storico-artistiche dei monumenti e la realizzazione di itinerari che faranno uso anche di tecniche  di comunicazione multimediali.

Perché proprio la Rotonda?

Il monumento già complesso termale di epoca romana, dall’alto medioevo fu sede di una delle più importanti chiese catanesi, dedicata a Santa Maria e ricavata in quello che fu un calidarium o un ninfeo delle terme.

Danneggiato dai bombardamenti del 1943 e chiuso al culto, dal dopoguerra il suggestivo edificio coperto da una grande cupola divenne oggetto di ricerche archeologiche, sia al suo interno che nell’area antistante l’ingresso, a sud.

Attraverso l’intervento realizzato  nel 2015 su fondi comunitari, PO-FERS 2007-2013, sono state espropriate e demolite le abitazioni che occupavano la parte settentrionale dell’isolato, parzialmente distrutte dai bombardamenti del 1943. Il successivo scavo archeologico ha portato in luce una vasta porzione del grande complesso antico comprendente un castellum aquae, una corte marginata da esedre e quello che fu il monumentale ingresso originario.

Il monumento così ingrandito e restaurato viene adesso restituito alla città, insieme ad una nuova prospettiva della grande cupola, ora visibile anche dall’alto.

Detto ciò, La Rotonda,in realtà è stata privilegiata per due motivi: da un lato per la volontà di restituire questo spazio alla sua funzione originaria, dall’altro per riscoprire, per poi ridare alla cittadinanza, uno dei monumenti più antichi e simbolici di Catania.

I ragazzi partiranno dalle origini, dalla fondazione di Catania, attraverso una narrazione completamente creata da loro.

Nell’educare i giovani ad affrontare i problemi della società attuale e della tutela del patrimonio, come espressamente richiamato dal principio costituzionale, il progetto si incentra sulla conoscenza del territorio per acquisire consapevolezza del dovere di tutela. Sono previste uscite ed è privilegiata la didattica di laboratorio, i lavori di gruppo ed il cooperative learning. Gli studenti in tal modo diverranno costruttori di un centro di ricerca  rivolto alla crescita turistico-culturale del proprio territorio.

Sperimentare l’Antico è l’idea di base di questo progetto.

Il territorio della costa ionica offre, attraverso queste nuove scoperte, un sito storico che andrà relazionato con l’ambiente circostante, compreso il mondo della scuola che di esso è parte. L’apertura della scuola al territorio, anche attraverso la sinergia con un sito archeologico, può contribuire alla valorizzazione e alla promozione del territorio.

Il progetto pluriennale ha sempre sensibilizzato gli studenti al rispetto dei propri luoghi e beni culturali, avviandoli ad attività semplificate di catalogazione per imparare a prendersi cura del patrimonio attraverso atteggiamenti virtuosi di cittadinanza attiva e consapevole.

Cosa ci ha spinti?

Un incontro per un primo avvicinamento al nostro patrimonio culturale, per capire cosa viene indicato con tale definizione ed il pensiero ad esso sotteso. Un percorso tra i concetti di “bene culturale” e “bene paesaggistico”, tra materiale ed immateriale, tra cose immobili e mobili, tra valori di tipo storico, artistico, archeologico, e più in generale umanistico.

L’osservare da vicino e in concreto un segmento della propria storia, anche attraverso passeggiate nei luoghi in cui l’acqua  è stata elemento sacro, di piacere, di spettacolo, spingerà alla riflessione.

L’area archeologica della Rotonda sarà così una finestra privilegiata attraverso la quale affacciarsi al nostro passato; sarà aula a cielo aperto dove sperimentare una nuova conoscenza.

Appuntamento in primavera quindi, seguendo “la voce delle Acque”.

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