È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
PROFONDITA’ DEL MESSAGGIO DEL POETA AMERICANO
01 Apr 2011 07:54
“Ogni cosa è sacra! Ognuno è sacro! ogni luogo è sacro! Ogni giorno è nell’eternità! Ogni uomo è un angelo!” Basterebbe rileggere attentamente quanto affermato da Ginsberg in queste poche parole per fermarsi a riflettere sulla profondità del messaggio del poeta americano e comprendere che certamente chi non lo aveva compreso era un’America troppo ripiegata su se stessa che nella mancata riflessione rinunciava a mettersi in discussione. Erano anni difficili quelli in cui soggiornava Ginsberg ed era una lotta impari quella che conduceva il poeta insieme a pochi eletti tra cui ricordiamo non solo peti come Walt Witman , Jack Kerouac, William Burroughs, Lawrence Ferlinghetti, ma anche musicisti come Charlie Perker “Bird”.
A Ginsberg il Caffè letterario “S.Quasimodo” ha dedicato un incontro segnato non solo dalla conduzione di un magnifico Uccio Di Maggio, docente di lingua Inglese al Liceo Scientifico Galileo Galilei di Modica. Un incontro sottolineato da passaggi importanti tratti da quell’Urlo che squarciò una intera comunità occidentale fino a meritare persino un processo per oscenità subito dall’editore. Era in fondo un processo al contrario: alla piattezza, alla mediocrità, e alla società benpensante. Un processo vinto dallo straniamento di fronte al bigottismo di quegli anni. “ Ho visto le migliori menti della mia generazione distrutte dalla pazzia, affamate, nude, isteriche trascinarsi per strade di negri all’alba in cerca di droga rabbiosa” urlava disperato Ginsberg nel vedere l’uomo annichilirsi sotto il peso del suo nulla e soffriva in quell’urlo poi maledetto dalla gente per bene che non seppe leggere il disagio di un’intera comunità di giovani. Giovani senza punti di riferimento, giovani in bilico tra il nulla e la piattezza da cui provenivano e scelte estreme che portavano ad estreme conseguenze.
Un incontro pieno di riferimenti storici che sono alla base di una comunità che oggi ne è figlia e che ne riconosce il valore. La serata è stata arricchita dalle note del gruppo jazz ’Associazione “Thelonious” di Modica.di Roberto Barni che si è scatenato nel sottolineare con Charlie Parker tratti del reading a cura di Gaetano Romano in inglese e di Giorgio Sparacino in italiano.
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