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PRIMA DEL PIANO SPIAGGE DOVEVANO FARE ORDINE IN QUESTO FAR WEST
06 Ago 2011 07:30
Conferenza stampa al “Frontemare Cafè” di Punta Secca ; a indirla l’Associazione Turistica Balneare di Sicilia. Tema trattato il Piano Spiagge approvato dal Consiglio comunale di Santa Croce Camerina, che a parere dell’associazione non è in linea con le direttive regionali. Ci rivolgeremo alla magistratura per vedere se ci sono estremi di reato nell’approvazione del piano, tuona il presidente dell’associazione Antonio Firullo. Le linee guida proprio oggi sono pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale. Il piano approvato non ha né i pareri degli enti interessati, né sono state convocate le parti. Tra le altre cose gli esercizi esistenti prima del 2005 non devono soggiacere a nessun adeguamento delle norme, mentre questo piano non tiene conto di questa normativa. Tanta fretta è quantomeno sospetta.
Anche il consigliere Rosario Pluchino nel corso della conferenza non le manda certo a dire all’amministrazione, rea di non tenere conto delle esigenze dei cittadini: Non si può rilanciare un’economia turistica alberghiera appropriandosi delle spiagge. Si dà spazio a strutture ricettive e poi non si prevede l’adeguamento dei servizi di spiaggia. Nel corso della conferenza, anche i titolari di qualche struttura hanno preso la parola. Nunziata Ciavorella titolare del Frontemare Cafè, storico locale della frazione. Non abbiamo mai visto nessuno di questi governati venire a informarsi o a chiederci un parere. I bagni pubblici continuano a essere un miraggio. La fognatura, che paghiamo “profumatamente” l’abbiamo in comune con l’altro locale sulla spiaggia, ma queste non sono case, sono locali che danno servizi a migliaia di persone e infatti l’anno scorso si è intasata e abbiamo dovuto rimediare a nostre spese. C’era ben altro da fare prima del piano spiagge.
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