Francia, Gran Bretagna e Spagna alzano il livello di attenzione sanitaria per la diffusione di una pericolosa ondata di influenza stagionale particolarmente aggressiva, ribattezzata dagli esperti “super influenza”. Si tratta del virus H3N2, uno dei principali ceppi influenzali, che quest’anno si presenta con un sottotipo mutato, noto come “K”, capace di diffondersi più rapidamente e […]
PRESENTATO IL BILANCIO DELL’ENPA AL PREFETTO
23 Nov 2011 08:57
Cinquemila cani di proprietà censiti, il 70% dei quali è risultato privo di microchip; 670 interventi eseguiti; 9 convenzioni stipulate con i Comuni della provincia (Ragusa, Scicli, Vittoria, Modica, S. Croce Camerina, Chiaramonte Gulfi, Giarratana e Monterosso Almo); 8 notizie di reato (per maltrattamenti) notificate all’autorità giudiziaria; numerosi cani restituiti ai legittimi proprietari.
E’ questo il bilancio delle attività triennali svolte dall’Enpa nel Ragusano, che è stato presentato al prefetto di Ragusa, la dottoressa Cagliostro, da Antonio Tringali, Capo Nucleo delle Guardie Zoofile Enpa di Ragusa e coordinatore regionale della Protezione Animali per la Sicilia. Nel corso dell’incontro – molto cordiale, secondo quanto reso noto dall’Enpa di Ragusa -, Antonio Tringali ha relazionato il neoprefetto sulla situazione del randagismo nel territorio provinciale e sulle attività svolte dalla Guardie Zoofile per vigilare sul benessere animale e contrastare il grave fenomeno dell’abbandono. La dottoressa Cagliostro, dal canto suo, ha espresso pieno apprezzamento per l’operato dei volontari della Protezione Animali.
«Nel dare il benvenuto e il più cordiale augurio di buon lavoro alla dottoressa Cagliostro, ribadisco la piena disponibilità dell’Enpa alla più fattiva collaborazione», dichiara il presidente nazionale dell’Enpa, Carla Rocchi, che aggiunge: «la collaborazione istituzionale è la condizione per affrontare al meglio e avviare a soluzione i problemi del randagismo. Il territorio ragusano rappresenta un esempio di fattiva collaborazione che si impegna a continuare e incrementare in relazione con le istituzioni locali e, in particolare, con l’alta autorità del prefetto.»
© Riproduzione riservata