POLEMICA AL COMUNE, LA MIGLIORE REPLICA PER LE RIME: “LA RANIOLO CONFONDE RUOLO DI CITTADINA, ASSESSORE E DIPENDENTE PUBBLICO”

Si infiamma la polemica politica sulla nomina, tramite selezione, della dottoressa Giuliana Raniolo quale nuovo ragioniere del Comune di Ragusa. La Raniolo è assessore grillino a Chiaramonte e per Sonia Migliore è inopportuno che il sindaco di Ragusa, anch’egli grillino, l’abbia scelta tramite la valutazione del curriculum. La Raniolo ha duramente contestato la Migliore con una lettera inviata al quotidiano “La Sicilia” che trovate PREMENDO QUI. 
La Migliore ha replicato alla Raniolo con un’altra lettera, pubblicata stamani sul quotidiano catanese e che adesso vi proponiamo integralmente a seguire. Anche la Migliore annuncia querele: 

“La dottoressa Giuliana Raniolo, evidentemente punta sul vivo, da quel che leggo sulla stampa, ha replicato alla mia denuncia nei confronti di una procedura portata avanti dall’Amministrazione Ragusana confondendo tra loro i ruoli di cittadina, assessore, esponente politico, funzionario pubblico. Probabilmente mal consigliata, ha commesso un errore, non riuscendo a distinguere più la parte che interpreta rispetto alle occasioni e reagendo scompostamente.

Giuliana Raniolo, che sulla stampa regionale (LiveSicilia.it del 12 maggio scorso) compare come assessore designato del candidato sindaco di Grammichele Giuseppe Purpura durante le ultime amministrative, dovrebbe aver compreso, ormai, che quando si svolge un ruolo politico è naturale poter essere al centro di polemiche. Forse, però, essere personaggio oggetto di critiche sia nel Comune che si amministra che nel Comune dove si vuole andare a lavorare, per la Raniolo è stato troppo.

In qualità di Consigliere comunale di Ragusa, mi occupo di tutto ciò che riguarda il nostro territorio sia su un piano di indirizzo politico che dal punto di vista amministrativo. E se al Comune di Ragusa si svolge una procedura nella quale viene assunto per un posto contabile un assessore di un altro Comune, ma della stessa parte politica di chi governa entrambe le città, è mio dovere vederci chiaro. Devo dire che ancora l’Amministrazione comunale ragusana non ha fornito gli elementi per chiarire del tutto le scelte fatte. Gli altri dipendenti dell’ex Provincia in forze al Comune di Ragusa, per quel che ne sappiamo, non sono assessori in altri Enti siciliani e non c’è quindi una palese contaminazione politica in un ruolo tecnico. Come mai questo aspetto non è stato valutato nel corso della selezione? O è stato preso in considerazione solo nella misura in cui si parla di un assessore a 5 Stelle e quindi fa punteggio? Sì, assessore “grillino”. La Raniolo si iscriva a un altro movimento e lasci il suo incarico e diventerà un ex esponente di spicco del M5S. Ma non è certo l’iscrizione a un meet up a renderla pentastellata… A meno che la Raniolo non voglia utilizzare, negli ambienti grillini, l’escamotage del “non sono un 5 stelle” per continuare a essere assessore e dipendente di un Comune. Certo, la legge lo consente e non ci sarebbe niente di male, ma il codice etico pentastellato lo vieta… Sui problemi di identità della dottoressa Raniolo, fortunatamente, le è già corso in aiuto il sindaco Piccitto, quando difendendola, ha scritto in un comunicato stampa: “siamo certi che la persona in questione, proprio in quanto esponente del Movimento 5 Stelle e quindi dei valori che esso incarna, farà le valutazioni conseguenti e saprà scegliere nell’ottica dei principi che abbiamo sempre espresso”.

Non può che essere commentato negativamente, poi, il fatto che un funzionario comunale possa entrare a gamba tesa su uno scontro di natura puramente politica, dichiarando di vestire i panni del semplice cittadino quando, invece, ricopre più incarichi che non gli consentono di essere obiettiva nelle valutazioni. E’ evidente che la dottoressa Raniolo replica nello stile e nel ruolo di un assessore; non crediamo che da dipendente avrebbe usato gli stessi toni nei confronti di un Consigliere comunale. Se veramente fosse in grado di separare i ruoli, in un episodio del genere, da semplice cittadina sarebbe indignata quanto noi, ne siamo certi.

In merito alle allusioni che riguardano il mio passato, invece, la parola è già passata al mio avvocato”.
 

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