Diventa unico il reparto di infettivologia che, di fatto, si concentra interamente all’ospedale Maggiore-Nino Baglieri di Modica. A Ragusa il reparto viene ristrutturato con servizi day-hospital ed ambulatoriali con beneficio per i reparto di oncologia e di urologia che incamerano i posti letto lasciati dall’infettivologia. La decisione dell’Asp di Ragusa non sta passando inosservata. L’intervento […]
PIÙ SPAZIO E PIÙ OPPORTUNITÀ PER I GIOVANI MEDICI
13 Dic 2013 14:13
“Siamo perfettamente consapevoli della necessità di ridurre la spesa pubblica per evitare l’ulteriore lievitazione dell’insostenibile imposizione fiscale, ma non si può continuare a risparmiare proprio sulla sanità e per giunta limitando gli orizzonti ai giovani medici che già subiscono una selezione feroce all’ingresso del percorso di studi, si sottopongono a un lunghissimo percorso formativo con un obiettivo minimo di dieci anni, ed in più subiscono la sospensione di questo lunghissimo percorso per alcuni anni a causa dell’insufficiente finanziamento delle specializzazioni e quindi di conseguenza riducendo le prestazioni a sostegno dei pazienti e di conseguenza della sanità pubblica tutta.
Ci uniamo quindi alla dichiarazione sull’argomento del nostro Mario D’Asta, consigliere comunale e medico specializzando e a quella dei Giovani Democratici tramite Stefano Alia, giovane democratico di Vittoria, responsabile universitario dei GD:
“Vogliamo dare la nostra solidarietà e vicinanza ai manifestanti invitando i nostri rappresentanti regionali, sicuri che lo faranno perché sensibili alla questione posta, a partire dal nostro On Pippo Di Giacomo, Presidente della Commissione Sanità, ma anche i nostri rappresentanti nazionali ad interloquire con rappresentanti dei giovani medici per attuare riforme condivise ed intervenire per trovare soluzioni che da un lato non costringano i giovani medici a cambiare Paese, dall’altro continuino a rendere questo servizio efficiente ed efficace, riponendo al centro il “paziente” e continuando a rispettare l’art. 32 della Costituzione Italiana, che sancisce la tutela della salute come ”diritto fondamentale dell’individuo e interesse della collettività”
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