Pittura: la ragusana Veronica Verdirame indaga sentimenti e stati d’animo interiori

Dipinge una donna che vuole uscire dagli stereotipi e dai pregiudizi, alla ricerca di una libertà che supera i canoni di bellezza imposti dalla cultura e dalla società. In “Madonna con il tacco” e “Madonna con il serpente” la pittrice ragusana Veronica Verdirame sintetizza diverse tematiche e pone interrogativi che accompagnano tutta la sua produzione e che, spesso, rimangono senza soluzione, incrociando la femminilità con la religiosità. Così si delinea una Madonna che vuole spogliarsi dalla propria sacralità, per diventare donna reale e concreta. Una donna che non schiaccia il serpente, ma che quasi lo abbraccia, lo avvolge al suo corpo, accogliendo il male, il peccato, l’imperfezione come parte integrante della natura del nostro essere. Circostanza che può avvenire soltanto accettando la nostra ombra.

Veronica Verdirame è nata e vive a Ragusa. Si è approcciata alla pittura circa dieci anni fa, apprendendo le varie tecniche da autodidatta. Nell’ultimo anno ha partecipato a vari premi, riuscendo a essere selezionata e a ottenere riconoscimenti. È stata inserita nell’Annuario internazionale dell’Arte Contemporanea artisti 2021, edizioni Mondadori, con la presenza di Luca Beatrice, Angelo Crespi, Philippe Daverio e Vittorio Sgarbi. Inoltre è stata inserita nei sei volumi del premio Sgarbi.

Nel quadro “Identità” esprime il desiderio di comunicazione tra uomo e donna, ma anche tra la parte femminile e maschile coesistenti nello stesso individuo. Ne deriva una costante ricerca di equilibrio, di integrazione, di sintesi degli opposti.

La sua arte viene vissuta in forma catartica di espressione dei sentimenti e degli stati d’animo, assumendo valenza di specchio del proprio mondo interiore.

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it