PIANO REGIONALE DI RIORDINO DELLA RETE OSPEDALIERA DELLA SICILIA

Nulla di nuovo per la Sicilia. Il Piano Regionale di Riordino della Rete Ospedaliera, voluto dal Governo siciliano, è  un ennesimo bluff. Tagli e riduzione del personale per i servizi sanitari pubblici vengono presentati con le solite etichette : riordino, ottimizzazione delle risorse e con  ricorso persino alla terminologia anglo-sassone, con ospedali HUB e SPOKE.

Il tutto sulla testa dei cittadini siciliani che potranno usufruire di servizi sanitari pubblici sempre piu’ lontani e ridotti, con liste di attesa esasperanti.

Il Polo sanitario Vittoria-Comiso, etichettato come SPOKE, insieme a Ragusa e Modica-Scicli, subisce l’ennesimo strappo. Le Unità Operative e Complesse di Chirurgia Vascolare, Oculistica e Neurologia, saranno trasferite a Ragusa, che è pero’ classificato Ospedale SPOKE come il nostro. Per Vittoria si tratta della ennesima decurtazione, dopo avere perso Urologia e  Otorinolaringoiatria.

Qualche Parlamentare regionale della Provincia ha parlato di “refusi “ ( sic! ) di stampa  nel testo, in verità modificato piu’ volte, sulla base di spinte e controspinte politiche.

Ma la approvazione già operata da parte del Ministero della Salute, non lascia dubbi: Vittoria perde tre strutture specialistiche. E noi ci chiediamo: perche’ Vittoria dovrebbe perdere le tre Unità Operative Complesse, Chirurgia Vascolare,  Oculistica e Neurologia, che dovrebbero spostarsi  a Ragusa, che è sede di ospedale SPOKE come Vittoria ?

Il silenzio dei politici e del Comune di Vittoria è assordante; una vera e propria congiura del silenzio. Il sindaco di Vittoria infatti non sembra assolutamente interessato alle politiche sanitarie del nostro territorio.

Riteniamo invece che la Città debba muoversi con tutte le Organizzazioni politiche, sindacali e produttive a difesa del proprio Ospedale e dei servizi connessi, che sono il frutto del lavoro dell’impegno di diverse generazioni di Amministratori e di Operatori sanitari.

Bisogna dire No all’ennesimo smembramento dell’Ospedale Vittoria-Comiso. Ci si muova per chiedere con forza la copertura dei posti  di Primario,  vacanti da anni.

Il nuovo Piano sanitario  prevede per la Sicilia la riduzione la riduzione di 200  posti di Primario. Una follia. Ed è aberrante pensare di potere governare una Unità Operativa Complessa senza il Primario.

L’arretramento dello Stato dai territori periferici investe ancora il pianeta sanità, sempre piu’ corroso dalle infiltrazioni mafiose che divorano ingenti risorse economiche, penalizzando i servizi per i cittadini.

Non esitiamo a denunciare il fatto che il Piano Regionale di Riordino della Rete Ospedaliera non affronta i problemi irrisolti della Sanità siciliana:  la copertura dei posti vacanti, le liste di attesa per i cittadini, e la qualità dei servizi sanitari nei territori periferici. E rimangono senza risposta domande che risuonano da anni : perche’ i siciliani hanno una aspettativa di vita inferiore a quella del resto dell’Italia ? Perche’ la spesa farmacologica in Sicilia piu’ alta rispetto alla media nazionale ? Perche’ in Sicilia rimane al palo la Cardiologia riabilitativa , con la mortalità nel post-infarto piu’ elevata rispetto alla media nazionale ? Perché i viaggi della speranza dei cittadini siciliani verso le strutture sanitarie del Nord continuano senza inversione di tendenza ? Tante domande per una politica regionale e locale, che vuole invece continuare a restare sorda. Nonostante tutto.

 

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