PASSEGGIATE BAROCCHE 2014: UN SUCCESSO STRAORDINARIO

Numeri da record quelli registrati dalle Passeggiate Barocche 2014, concluse lo scorso 21 Agosto. Oltre 2000 partecipanti, una media di 400 persone per appuntamento, cinque incontri e una decina di siti visitati tra Modica e Scicli.

Una manifestazione arrivata alla XX edizione, promossa quest’anno dalla Fondazione Grimaldi e dalla Fondazione Confeserfidi, con il patrocinio dell’Istituto meridionale di Storia e Scienze Sociali (Imes) e delle Amministrazioni comunali di Modica e Scicli.

Appassionati provenienti da tutta la provincia e turisti in vacanza nel ragusano e nelle provincie limitrofe, un pubblico, questo, che ha molto apprezzato le Passeggiate Barocche, facendo registrare un record di presenze, mai così numerose come quest’estate.

Un’organizzazione impeccabile, la scelta azzeccata degli itinerari e la bravura dei relatori, sono state il giusto mix che ha catturato il pubblico, il quale ha apprezzato la manifestazione anche sui social network. Da più parti, sono arrivate, inoltre, richieste di aumentare il numero di appuntamenti, diversificando gli itinerari con percorsi nuovi ed alternativi, replicando, così, le visite anche in altre occasioni.

Dietro il successo delle Passeggiate c’è una formula avvincente e coinvolgente, consolidata da una ventennale esperienza organizzativa e cresciuta grazie anche al passaparola, che rappresenta una formidabile vetrina per i monumenti e i beni culturali del territorio, sopratutto per quelli parzialmente fruibili, interessati da lavori di restauro o solitamente esclusi dai tradizionali circuiti turistici.

Per lo storico Giuseppe Barone e lo storico dell’arte Paolo Nifosì, i quali hanno guidato il pubblico alla scoperta degli itinerari insoliti, dei siti normalmente preclusi alle visite, dei gioielli architettonici e delle “perle” del barocco incastonate nei centri storici di Modica e di Scicli, “le Passeggiate costituiscono senza dubbio una delle operazioni culturali più significative per ciò che riguarda la fruizione dei beni culturali non solo per la provincia di Ragusa, ma per l’intera Sicilia”.

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